Figli di Portici famosi: Carolina Gaetani dell’Aquila d’Aragona
di Stanislao Scognamiglio
Si sente spesso parlare di personaggi di Portici per nascita o d’elezione dei quali si sta perdendo la memoria … Ritengo perciò doveroso ravvivarne memoria fornendo un breve profilo biografico tratto dal mio inedito Diario; avvenimenti, cose, fenomeni, uomini, vicende. Portici e Vesuvio dalle origini a oggi, con il conforto di Autori di ogni tempo.
Carolina Gaetani dell’Aquila d’Aragona è nata a Napoli il 23 gennaio 1859, da Onorato dell’Aquila d’Aragona, principe di Piedimonte e duca di Laurenzana, e da Antonia Solazzi Castriota.
Morta la madre nel giorno successivo al parto, rimasta orfana, è stata cresciuta «… circondata dall’affetto della nonna Giovanna Mastrilli moglie di Antonio Gaetani».
Il 24 novembre 1880, nella chiesa dell’Ascensione a Napoli, ha convolato a nozze, celebrate cattolicamente, con Nicola Maria d’Alessandro, marchese di Civitanova (Pescolanciano, 15 ottobre 1857 – Portici, 26 aprile 1894).
Nel 1890, con il consorte, lasciato «.. il palazzo agnatizio del corso Vittorio Emanuele» di Napoli», a seguito di gravi dissesti finanziari provocati dal suocero, si è trasferita a Portici.
Nella cittadina vesuviana, ha fissato la sua residenza «… nella sontuosa villa “Pescolanciano”, ombreggiata da un esteso parco (circa 7.000 mq) con galoppatoio e scuderie». Una villa «… fatta edificare su un terreno acquisito dalla Gaetani prima del 1894, per il tramite notaio Pace di Portici».
Grazie anche al suo tangibile impegno, nel 1897, alla strada Nuova di Bellavista, attuale corso Armando Diaz, a ridosso della sua tenuta porticese «… a metà strada tra collina e il mare», è stata posta la prima pietra per la costruzione della chiesa dedicata al Sacro Cuore di Gesù.
Il nuovo tempio, voluto dal sacerdote don Domenico Marchiorre (Portici, 14 settembre 1863 – ivi 6 aprile 1927) e progettato in stile gotico-lombardo del ’400 dall’architetto Nicolò Luigi Ernesto Vergara Caffarelli (Napoli il 22 gennaio 1851 – Portici, 7 giugno 1920), è stato benedetto e aperto al pubblico culto nel 1913.
Donna oltremodo pia, ha donato per la costruzione della chiesa «… la enorme somma di 17.000 lire»; inoltre, per l’arredo della stessa, ha anche offerto il grande dipinto absidale.
Dedita anima e corpo alla promozione di manifestazioni a carattere filantropico, è stata presidentessa dell’associazione Dame della Carità di San Vincenzo de’ Paoli (Vincent de Paul: Pouy, in Francia,24 aprile 1581 – Paris, 27 settembre 1660).
In tale veste, alla guida dell’associazione, con sede in via Amoretti presso le Suore della Carità, profondendo energie e denari, ha dato vita a iniziative benefiche a favore dei meno abbienti, delle vedove, degli orfani, degli indigenti e dei malati.
Tra le tante benefiche iniziative promosse, la cui eco è risaltata nelle pagine dei giornali dell’epoca, ricordiamo:
- il ricreatorio festivo educativo per i figli del popolo, organizzato nel giardino della sua villa a Bellavista,
- la fiera di beneficenza tenuta nella Villa Comunale di Portici lunedì 4 settembre 1933.
Dopo una feconda esistenza, all’età di ottantuno anni, la nobildonna Carolina Gaetani dell’Aquila d’Aragona, si spegne a Portici, il 23 novembre 1940.
Cristianamente come ha vissuto, «… ha reso la sua bell’anima a Dio, dopo una vita dedita all’amore dei figliuoli ed al bene dell’umanità».
Articolo correlato: