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Ferrovie, Una bella storia italiana

Una mostra che racconta il decennio di attività della Fondazione Ferrovie dello Stato Italiane

PORTICI | CITTÁ METROPOLITANA DI NAPOLI – Una bella storia italiana è la mostra inaugurata lo scorso 8 marzo al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, in occasione delle celebrazioni per il decennale di Fondazione FS, l’esposizione resterà aperta fino al prossimo 11 giugno.

Attraverso le immagini, e con un’audioguida disponibile anche con app per dispositivi portatili, i visitatori potranno seguire non solo l’evoluzione delle ferrovie italiane, ma anche il cambiamento di usi e modi di viaggiare delle persone nel tempo.

Il percorso espositivo, suddiviso in cinque sezioni, si apre con un filmato d’animazione realizzato proprio con le immagini proposte e rielaborate graficamente dall’artista Dario Sansone.

La prima sezione è costituita dalle fonti documentali che Fondazione FS conserva e che rappresentano un vero e proprio patrimonio dell’azienda: dalla fototeca alla cineteca, dall’archivio architettura a quello storico sui disegni industriali, fino alla biblioteca.

Una ricca collezione che, grazie all’avvio del progetto di digitalizzazione, rende consultabili on line (archiviofondazionefs.it) migliaia di fotografie, disegni e raccolte librarie.

Binari senza tempo è il nome della seconda sezione che documenta come, attraverso il recupero e la riattivazione a scopi turistici di 12 linee ferroviarie dismesse, sia stato possibile restituire vitalità alle economie dei territori attraversati dai treni d’epoca.

L’importanza del progetto è stata riconosciuta anche dal S=Ministero della Cultura che, nel 2017, ha disposto l’istituzione di ferrovie storiche in aree di particolare interesse naturalistico o archeologico.

La terza sezione, Musei e depositi officine rotabili storici, è dedicata ai musei a tema ferroviario presenti in tutta Italia, da quello di Pietrarsa, dove nel 1839 nacquero le ferrovie, a quello di Trieste Campo Marzio, passando per Pistoia, La Spezia Migliarina e Milano Centrale. Siti che non solo rappresentano veri e propri esempi di archeologia industriale, ma sono anche luoghi moderni che attraverso le nuove tecnologie conservano, valorizzano e tramandano l’evoluzione del progresso ferroviario. In essi sono custodi mezzi, macchinari, edifici e infrastrutture che raccontano vite fatte di esperienze e competenza.

La quarta area della mostra rende omaggio al Parco dei rotabili storici gestiti dalla Fondazione: quattrocento mezzi operativi, recuperati grazie a un programma di restauro e alla professionalità di tecnici altamente specializzati. Un patrimonio unico che testimonia non solo l’eccellenza dell’evoluzione tecnologica e ingegneristica delle ferrovie italiane, ma anche l’importanza di tramandare arti, mestieri, saperi e conoscenze che costituiscono un’eredità di inestimabile valore.

L’ultima sezione è Uno sguardo rivolto al futuro imperniata sui progetti che impegneranno la Fondazione nei prossimi anni, come l’avvio dei lavori di ristrutturazione della ex Cabina ACE – ovvero  l’apparato centrale elettrico a leve individuali – della stazione di Roma Termini, finalizzati al restauro degli antichi apparati e alla riconversione dei locali. Un edificio simbolo della grande stagione architettonica degli anni Trenta, opera dell’architetto Angiolo Mazzoni.

La mostra, di cui è disponibile anche un catalogo acquistabile al bookshop del Museo e sull’emporio on line, è a ingresso libero per tutti i visitatori del sito storico gestito dalla Fondazione FS.

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