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È tornata la nostra Madonnina del Piave

Dalla cronaca di una giornata di 43 anni fa al ritorno del mirabile ex voto: la Madonnina del Piave, diventata nel frattempo Immacolata del Piave …

di Stanislao Scognamiglio

PORTICI – CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – Su iniziativa del cavalier Adriano Pedicini, venerdì 5 settembre 1980 fra l’entusiasmo della cittadinanza, è stato aperto il I Raduno Nazionale dell’Ordine Militare di Vittorio Veneto.

Al raduno hanno partecipato i reduci della Grande Guerra 1915-18, insigniti dell’onorificenza commemorativa di Cavaliere dell’Ordine di Vittorio Veneto, istituito con Legge 18 marzo 1968, n. 263, Repubblica Italiana.

Tra questi, sono presenti anche alcuni superstiti, da tutti identificati come Ragazzi del ’99. Vale a dire i circa 200.000 giovani nati nel 1899, i quali nel 1917, al compimento del loro 18esimo anno di età, sono stati arruolati nel Regio Esercito Italiano per rinfoltire i ranghi impegnati nella zona del Piave contro l’Esercito Austro-Ungarico.

Domenica 7 Settembre, a conclusione del I Raduno Nazionale, gli iscritti alla locale sezione dell’Associazione Ordine Militare di Vittorio Veneto hanno donato:
una medaglia ricordo a tutti i partecipanti e una statua lignea raffigurante la Madonnina del Piave alla maggiore chiesa parrocchiale porticese, co-intitolata alla Natività della Beata Maria Vergine e a San Ciro, nume tutelare di Portici.

Il simulacro è stato quindi collocato sulla mensa dell’altare consacrato ai defunti, il primo della navata destra del sacro recinto.

Quello stesso altare, che nel 1919, dal popolo fedele è stato ritenuto monumento ai caduti Porticesi sui diversi campi di battaglia della prima guerra mondiale 24 maggio 1915 – 4 novembre 1918.

La sacra immagine della Madre celeste, è stata qui allocata anche dopo la presa di possesso canonico della chiesa da parte del reverendo Raffaele Galdiero, sacerdote secolare diocesano, nominato il 25 novembre 2007 neo parroco della chiesa matrice porticese.

E qui è rimasta, fino a quando, per indiscussa volontà dello stesso sacerdote, è stata fatta trasmigrare dall’altare dei defunti su un anonimo armadietto nella stanza prospiciente gli uffici del parroco.

Nel corso dell’anno 2021, notata la mancanza della statua sia in chiesa sia negli uffici, a quanti si chiedevano quale sorte avesse subito il simulacro, otteneva come risposta: un’insistente voce riferiva che lo stesso monsignore e canonico della cattedrale di Napoli, sua sponte, l’avesse regalata al parroco della moderna chiesa parrocchiale consacrata a San Paolo in Casoria, per essere collocata al lato destro della mensa centrale.

Com’è curioso che nel viaggio da Portici a Casoria la sacra immagine ha cambiato perfino titolo: da Madonnina del Piave a Immacolata del Piave (!), è altrettanto curioso che a Portici non è stata mai stampata un’immaginetta votiva, mentre lo è stato subito fatto a Casoria.

Oggi, ci si domanda come il mirabile ex voto donato con sincera devozione e con gratitudine acquisito al patrimonio sacro della chiesa possa essere stato alienato.

Intanto, nonostante la regnante indifferenza generale, la notizia dell’avvenimento va sempre più diffondendosi e la stessa lascia tutti esterrefatti e alimenta il malcelato malumore popolare. arrivatagli all’orecchio, le tante insistenti preghiere e la minaccia di una raccolta di firme, il monsignore, pare si sia attivato per recuperarla e farla tornate quanto prima alla chiesa matrice porticese.

Così, dopo una lunga attesa, finalmente, la Madonna del Piave, mercoledì 2 agosto scorso, è stata riportata nella sua casa. Anziché collocarla, come in origine, sulla mensa dell’altare dei defunti, è tornata a essere esposta in sacrestia e, qui, aspetta i suoi devoti fedeli.

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