Donate mascherine per i reclusi di Poggioreale
Piccoli gesti ma di grande valore: il dono di 800 mascherine ai detenuti. Solidarieta di Tueff e Corsair Srl
NAPOLI – Nella Casa Circondariale di Poggioreale giovedì 2 aprile sono state donate 800 mascherine chirurgiche all’area sanitaria. Insieme con il Garante regionale dei detenuti Samuele Ciambriello alla consegna erano il responsabile sanitario delle carceri cittadine, il medico porticese dottor Lorenzo Acampora e Tueff, il rapper napoletano che attraverso la musica da anni è impegnato nel sociale e dalla parte degli ultimi.
Tueff si è mobilitato per reperire i presidi, ma materialmente a produrre le mascherine è stata l’azienda tessile Corsair Srl dei fratelli Giovanni e Rosario Coppola che – vista la drammaticità del momento – non hanno fatto mancare il proprio contributo.
Pochi sanno che nei penitenziari è presente una area sanitaria, un’eccellenza con dirigenti, medici e infermieri che devono far fronte quotidianamente alle tante problematiche, soprattutto all’assistenza per gli ospiti dei penitenziari.
Lo sa bene Tueff, al secolo Federico Flugi, che da anni presta servizio a contatto proprio con i detenuti. Lavoro impegnativo e di responsabilità che spesso è sinonimo di precarietà. Un esempio emblematico è la vicenda dei 50 infermieri professionisti, tecnici e operatori socio assistenziali suddivisi tra i penitenziari di Poggioreale e Secondigliano che aspettano da anni una stabilizzazione, come tra l’altro prevede la Legge Madia al comma 2, e continuano ad operare con prestazioni da liberi professionisti a Partita Iva e senza alcuna tutela personale.
La donazione delle mascherine costituisce un segnale importante in un momento di forti tensioni nel mondo carcerario e in particolare a seguito dell’epidemia da Covid-19 che ripropone con tragicità la condizione dei reclusi.
Il garante Ciambriello, nel ringraziare la Corsair Srl e Tueff, ha sottilineato quanto siano importanti le «… piccole cose dal valore non quantificabile, perché la solidarieta non è solo donare,ma lottare contro le diseguagluanze.»