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Don Antonio Serra, il ricordo imperituro

La luminosa figura di educatore di don Antonio Serra consegnata alla posterità con una lapide apposta nel sepolcreto dell’Arciconfraternita del Santissimo Sacramento

di Stanislao Scognamiglio

PORTICI | CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – Al sepolcreto dell’Arciconfraternita del Santissimo Sacramento, interno al recinto del Camposanto, lo scorso giovedì 1 ottobre è stata eseguita l’esumazione della salma di monsignor Antonio Serra.

Antonio Serra è nato a Torre del Greco, in provincia di Napoli, il 24 settembre 1967. All’età di 19 anni è entrato nel seminario diocesano di Napoli.

Il 10 maggio 1992, nella cattedrale di Napoli, ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale.

Don Antonio si dimostra sempre «… instancabile nell’impegno e nella programmazione pastorale, avvicina bambini, giovani e meno giovani alla vita di comunità parrocchiale, mostrando un carisma straordinario.»

Il 30 aprile 2015, all’età di quarantotto anni, colpito da un fulmineo infarto monsignor Antonio Serra si è spento prematuramente a Napoli.

Nel corso della triste cerimonia, dopo aver deposto le spoglie in un artistico sarcofago, innalzato nell’abside della primigenia cappella cimiteriale, presenti i familiari, è stato recitato il rito funebre di suffragio.

Nonostante il divieto di assembramento imposto dalle vigenti norme sanitarie, hanno partecipato non poche persone che hanno conosciuto e apprezzato il «… sacerdote, pastore ed educatore».

Sul frontale del sepolcro, ultima dimora terrena del servo di Dio, a lettere di bronzo a rilievo, è stata composta l’iscrizione:

ANTONIO SERRA

24 9 1967                   30 4 2015

LA GRATUITÀ È L’ESPRESSIONE PIÙ ALTA DELL’AMORE

LA LOGICA PREDOMINANTE DEL VANGELO.

I familiari, addolorati, hanno voluto ricordare ai vivi e alle future generazioni la figura del loro compianto congiunto.

Allo scopo hanno fatto stendere una iscrizione, evocante il sacerdote che «… ha servito Cristo e il suo popolo con dedizione totale come parroco delle comunità dell’Immacolata Concezione in Portici (1998-2007) e di S. Maria Apparente in Napoli».

La lapide è stata apposta alla parete dell’abside, a sinistra della tomba.

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