David e Caravaggio
Il Caravaggio a dispetto della critica catturò l’attenzione di pittori neoclassici francesi, tra cui Jacques-Louis David
NAPOLI – Alle Gallerie d’Italia di Palazzo Zevallos Stigliano è in corso fino al 19 aprile la mostra temporanea David e Caravaggio La crudeltà della natura, il profumo dell’ideale.
Si tratta di una esposizione che grazie al suggestivo confronto, ormai consacrato dagli studiosi di David, tra la Deposizione nel sepolcro e La morte di Marat, rievoca questo momento affascinante e meno noto della fortuna di Caravaggio. Non essendo possibile esporre i due inamovibili capolavori originali, il confronto avviene tra la copia napoletana della Deposizione – restaurata in questa occasione – e una delle quattro belle repliche, quella conservata a Reims, della Morte di Marat, eseguite dagli allievi del maestro francese nell’atelier e sotto la sua direzione.
Il percorso della mostra è arricchito da alcuni capolavori del grande protagonista del Neoclassicismo.
Era un un momento in cui il Merisi, pur non godendo di considerazione da parte della storiografia artistica e della critica, catturava invece l’attenzione dei pittori francesi che in età neoclassica soggiornavano a Roma per un periodo di formazione.
Tra questi ha avuto un peso decisivo Jacques-Louis David, nelle cui opere ritroviamo vari richiami a quelle di Caravaggio.
La presenza del Martirio di sant’Orsola di Caravaggio nella sede napoletana delle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo fornisce l’occasione per ricorrenti approfondimenti ed eventi espositivi su temi legati al grande maestro lombardo, alla sua opera, alla sua fortuna.
In particolare, questa mostra-dossier prende spunto dalla presenza nella basilica reale pontificia napoletana di San Francesco di Paola di una copia molto fedele di uno dei maggiori capolavori di Caravaggio, la Deposizione nel sepolcro, in origine nella chiesa di Santa Maria in Vallicella a Roma e oggi ai Musei Vaticani. La copia era stata eseguita nel 1824 dal pittore napoletano Tommaso De Vivo quando l’originale, requisito per entrare a far parte delle prestigiose collezioni del Musée Napoleón, era rientrato a Roma e trasferito nelle raccolte vaticane.
Circostanze che offrono l’opportunità di ripercorrere la fortuna di questo capolavoro in un momento in cui Merisi, pur non godendo di considerazione da parte della storiografia artistica e della critica, catturava invece l’attenzione dei pittori francesi che in età neoclassica soggiornavano a Roma per un periodo di formazione.
Orari Gallerie d’Italia: da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 19.00 (ultimo ingresso 18.30). Sabato e domenica dalle 10 alle 20 (ultimo ingresso 19.30) | Chiuso il lunedì
Biglietto congiunto mostra e collezioni permanenti
Intero 5 euro | Ridotto € 3 euro | Gratuito per convenzionati, scuole, minori di 18 anni, clienti e dipendenti del Gruppo Intesa Sanpaolo e
Prenotazione obbligatoria per i gruppi e le scuole
www.gallerieditalia.com; info@palazzozevallos.com | Numero verde 800.454229
Di seguito il calendario con le iniziative previste nel mese di marzo