Da Wagner a Wagner
Il Ravello Festival 2018 chiude un cerchio, così com’era iniziato, nel nome di Richard Wagner. Due mesi – dal 30 giugno al 25 agosto – di grandi appuntamenti proposto a un pubblico qualificato e competente ma anche a semplici appassionati e sempre più giovane, con consolidate presenze internazionali.
Ravello ha offerto il meglio della scena artistica mondiale secondo il programma ideato da Alessio Vlad, Laura Valente e Maria Pia De Vito: grandi orchestre e acclamati direttori, nomi storici e autori di ricerca del jazz, compagnie ammiraglie di balletto, coreografi contemporanei e icone intramontabili della danza. Il Ravello Festival 2018 anche quest’anno non perciò tradito le aspettative confermandosi punta di diamante dell’offerta culturale campana, sostenuta dalle politiche pubbliche della Regione Campania, intramontabile rotta del viaggio in Italia.
Inaugurato dalla Philharmonia di Londra nel nome di Wagner, il gran finale del Ravello Festival sarà sabato 25 agosto alle 20 sul Belvedere di Villa Rufolo con l’Orchester der Deutschen Oper Berlin diretta da Donald Runnicles. Sempre nel segno di Wagner, icona e nume tutelare di Ravello e del suo Festival.
Così il direttore della sezione musica Alessio Vlad: «Un percorso delimitato da due colonne uguali ma diverse nei materiali, lo stesso brano, affidato a due direttori e a due orchestre diverse. – ha spiegato. Così il palcoscenico di Villa Rufolo proteso, come la prua della nave di Tristano, su un paesaggio dove le montagne incontrano il mare, sarà il luogo ideale dove il Nord dell’Europa, alla ricerca di origini comuni, incontra il Sud».
La vocazione wagneriana del Ravello Festival è quindi ribadita dalla presenza per l’apertura e la chiusura del medesimo brano che è il celebre Preludio e Morte d’amore di Isotta, tratti dal Tristano e Isotta.
La Deutsche Oper di Berlino può vantare guide musicali della statura di Bruno Walter e Ferenc Fricsay. Nella sala ricostruita nel 1961 da Fritz Bornemann, attualmente vengono allestite 25 produzioni l’anno, molte delle quali sotto la guida di Donald Runnicles. considerato uno dei migliori direttori d’orchestra del mondo sia in campo sinfonico sia lirico e che dal 2009 ha assunto la Direzione musicale del prestigioso teatro tedesco.
Il cuore del programma del concerto conclusivo è formato da brani tratti dalle opere romantiche un tempo più amate di Wagner in Italia: Tannhäuser e Lohengrin. Non solo la celebre ouverture della prima e il preludio della seconda, in cui Wagner impiegava i temi principali dell’opera per introdurre e riassumere quanto il pubblico avrebbe ascoltato. Ma ci sono anche tre celebri momenti solistici: la romanza del poeta Wolfram von Eschenbach – solista il baritono Thomas Lehman – che nel terzo atto del Tannhäuser si rivolge alla stella della sera (O tu bell’astro incantator, suonava nella traduzione italiana). Poi, la grande scena di Elisabetta – soprano Allison Oakes – che saluta la Sala che ospiterà la tenzone fra i cantori e il Racconto del Graal in cui Lohengrin – tenore Attilio Glaser – svela la sua natura straordinaria di cavaliere del Graal, rivelazione che lo costringe ad abbandonare l’amata sposa Elsa e a tornare nel castello del padre Parsifal a Monsalvato. Infine, prima della conclusione tristaniana, ci saranno i cinque famosi lieder per soprano su testi scritti dalla donna di cui Wagner era innamorato nel periodo del suo esilio a Zurigo, Mathilde Wesendonck, interpretati dal mezzosoprano Annika Schlicht. E tutte le melodie sono l’introduzione perfetta al Preludio e Morte d’amore d’Isotta.
Per maggiori informazioni: www.ravellofestival.com. Per info 089858422 boxoffice@ravellofestival.com