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Cucina letteraria, un valore aggiunto

La lettura accompagnata dalla cucina tradizionale è una chiave che apre tante porte: il nostro autore ci parla dell’associazione culturale Cucina Letteraria di Torre del Greco

di Lucio Sandon

La città di Torre del Greco, per me porticese d’adozione, è sempre stata evocativa di bellezza e di colore, perché bellissimi sono la luce del suo cielo e l’azzurro del suo mare, il tappeto verde delle pinete che digradano dalla maestosità del Vesuvio verso le spiagge nere di lava frantumata della Litoranea. Ma il colore che più rimane negli occhi di chi osserva la città è il rosso: il rosso dei coralli, simbolo di Torre, che i suoi meravigliosi artisti hanno fatto conoscere al mondo intero.

Nicolas-De-Corsi-Veduta di Torre del Greco

La bellezza è ovunque, nelle ville patrizie e nei vicoli nascosti, ma anche nelle periferie cittadine, dove le coltivazioni di fiori abbagliano la vista con i loro mille colori e mille profumi.

In modo particolare la bellezza si palesa tra le ginestre del vulcano, dove Giacomo Leopardi, il massimo genio della poesia, trovò l’ispirazione per i suoi canti più struggenti, e dove crescono le viti che danno vita al nettare del Lacryma Christi, l’antico vino che trae la sua potenza dal fuoco del Vesuvio.

Bellezza e cultura dunque, sinonimi di questa città in cui alcune famiglie di mecenati fanno da fulcro per valorizzare la storia e la cultura di un territorio bellissimo ma troppo spesso bistrattato o peggio, dimenticato.

Solo in ordine di tempo, l’ultima bellezza da me scoperta è stata l’associazione culturale Cucina Letteraria, di cui Gabriella Maturi Adorno e Francesca Mennella sono le anime coordinatrici.

Il nome dell’associazione si deve alla circostanza per la quale all’amore per la lettura, i componenti del gruppo accompagnano la passione per la buona cucina: si sperimenta in tal modo l’idea di accompagnare alla lettura e ai commenti del libro del mese – il gruppo si riunisce infatti una volta al mese, scegliendo di volta in volta un testo da condividere – la degustazione dei piatti descritti nella trama, oppure tipici dei luoghi dove il romanzo è ambientato. Ne deriva così una felice convivialità, unita alla scoperta di culture diverse, il tutto senza muoversi dall’accogliente salotto di casa.

Cucina Letteraria è anche impegno e intervento diretto sul territorio, che si concretizza nella raccolta di libri per ragazzi da regalare alle scuole, e le cosiddette Piazzate, cioè l’allestimento di gazebo nelle piazze della città, dove chiunque può avvicinarsi e prendere gratuitamente il libro che interessa.

Tale attività vuole sottolineare l’importanza della lettura sia da parte dei giovani che degli anziani, come grimaldello per aprire la propria mente alla liberazione che solo la cultura è in grado di offrire.

 

https://www.facebook.com/groups/cucinaletteraria

 

 

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