CRESI, artisti contemporanei
Il “demone” dell’ispirazione di artisti dal progetto comune trova spazio al Monastero delle Trentatrè con la mostra di CRESI
CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – il CRESI | Movimento di CREatività Estetica Innovativa lo scorso 4 giugno ha allestito una mostra di arte contemporanea al Complesso monastico Santa Maria in Gerusalemme comunemente conosciuto come Monastero delle Trentatrè.
La mostra, a cura di Rosario Pinto, sarà visitabile fino al 12 giugno.
Il progetto grafico è di Remo Romagnuolo, fondatore di CRESI insieme con Giovanni Ariano, Luciano Campitelli, Stelvio Gambardella, Giordano Martone,Chiara Rojo, Lucio Romagnuolo.
Il Movimento CRESI nasce come aggregazione di artisti con un comune disegno progettuale. Il … “demone” dell’ispirazione … è stato il … punto d’approdo di una lunga conoscenza e di una stima interindividuale di lontana ascendenza e di consolidato radicamento.
Il Complesso monastico Santa Maria in Gerusalemme o Monastero delle Trentatrè, dal numero delle suore che lo fondarono, è un convento di clausura del centro antico della Città: si trova in via Pisanelli, tra l’intrico di vicoli del Decumano Maggiore.
L’ordine monacale deve la sua fondazione ad opera della Beata Madre Maria Lorenza Longo, già fondatrice dell’Ospedale Santa Maria del Popolo degli Incurabili. Era il 19 febbraio del 1535 quando, sulla scia evangelica di Santa Chiara, Papa Paolo III approvò per la prima volta l’ammissione al convento delle suore senza dote.
Il monastero di Santa Maria di Gerusalemme, dopo 5 secoli di ininterrotta attività di assistenza, ospita ancora oggi le monache cappuccine di clausura.
La missione è sempre la stessa: aiutare le famiglie bisognose e tutti coloro che ricercano conforto spirituale e materiale.
Le monache vivono grazie ad offerte e alla generosità dei commercianti del posto in quanto sono ancora legate alla prima regola di povertà.
Inoltre, le religiose tradizionalmente sono abilissime realizzatrici di meravigliose statuine di cera che raffigurano il Bambinello Gesù.
Alla mostra CRESI è stato invitato, in qualità di Medico-Artista, dal curatore dell’atrio delle Trentatré Francesco Galluccio il dottor Antonio Vitale.
L’eclettico dottor Vitale, già collaboratore all’Ospedale degli Incurabili, nonchè Maestro di Arti Marziali, giornalista, disegnatore, pittore e fotografo, un vero artista a tutto tondo, ha lasciato una dichiarazione ai nostri taccuini.
Cosa ha significato per lei essere parte di questo evento artistico?
Per me partecipare a questo evento è stato emozionante in quanto coinvolto come artista musicale. Poi, mi sono ritrovato in un luogo dove spesso ho prestato anche la mia opera in arte medica. Spesso, infatti, le suore facevano riferimento a noi medici degli Incurabili, ormai chiuso da tre anni a causa di un crollo dovuto ad un dissesto idrogeologico.
Poi mi sono immerso anche nella dimensione delle arti grafiche che pure sono una mia passione, in quanto in passato ho fatto anche mostre dei miei dipinti e delle mie fotografie… Insomma mi sono sentito come a casa mia con tanti amici appassionati all’arte come me.