Covid-19, le nuove regole
Carlo Alfaro, Dirigente Medico di Pediatria all’ASLnapoli3sud, Consigliere nazionale Società italiana medicina dell’Adolescenza, parla delle nuove regole per affrontare la quarta ondata
Con l’aumento vertiginoso di nuovi casi in Italia- ormai siamo a quasi 2.000 casi ogni 100.000 abitanti, circa 220mila al giorno, e a 2 milioni di positivi – e, in proporzione, con la crescita dei ricoveri ordinari, di quelli in terapia intensiva, dei decessi, dovuti all’invasione della variante Omicron, il governo corre ai ripari con nuove regole per la mitigazione dell’epidemia.
Ormai troppo fuori controllo per consentire tracciamenti dei contatti e individuazione di catene di trasmissione o sperare in una circoscrizione dei focolai, l’epidemia in questa ondata non può essere “contenuta” ma soltanto “mitigata”, cioè si deve cercare di frenare la salita eccessiva di contagi spalmandoli nel tempo, onde evitare che troppe persone simultaneamente ammalate possano mandare in tilt i sistemi di assistenza mettendo a rischio l’erogazione delle cure ai malati Covid e a quelli non-Covid.
Per fortuna, le elevate coperture vaccinali ammortizzano in maniera rilevante l’impatto della circolazione virale sui servizi ospedalieri. Infatti, in presenza di una circolazione del virus come mai abbiamo avuto nelle ondate precedenti, abbiamo meno ricoveri in terapie intensive delle altre ondate. Tuttavia, dato che i vaccini contengono gli esiti gravi del Covid ma non la trasmissione del virus e visto che l’efficacia del ciclo base di due dosi declina già dopo tre mesi, la crescita esponenziale di nuovi casi procede e porta proporzionalmente ad aumento di casi più seri.
Vediamo quali sono i punti salienti delle nuove regole del governo sancite dall’ultimo decreto e successive circolari.
Green Pass: la durata dal 1 febbraio è ridotta dagli attuali 9 mesi a 6 mesi (fino al 15 dicembre 2021 durava 12 mesi). Il “Super Green pass” o “Green Pass Rafforzato” (solo persone vaccinate e guarite) serve dal 10 gennaio anche per accedere al banco dei servizi di ristorazione, a musei e luoghi di cultura, piscine, palestre e sport di squadra, centri benessere e centri termali, centri culturali, sociali e ricreativi, sale gioco, sale bingo e casinò, hotel, sagre, fiere, ristoranti all’aperto, congressi, impianti sciistici, feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose. Il “Green pass base” (da tampone antigenico o molecolare negativo) è esteso invece anche per accedere ai servizi alla persona e a pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari, attività commerciali, istituti penitenziari. Il Green pass di base ha una validità di 72 ore se ad essere negativo è un tampone molecolare, 48 ore se è negativo il tampone antigenico.
Nuove norme sulla quarantena (persone che hanno avuto un contatto stretto con un positivo al Covid-19): chi ha completato il ciclo vaccinale “primario” da 120 giorni (4 mesi) o meno, o è guarito dallo stesso numero di giorni, o ha ricevuto la dose booster (terza dose), non è obbligato ad alcuna quarantena preventiva a seguito di un contatto con un positivo, ma solo all’auto-sorveglianza (tampone antigenico rapido o molecolare se ha sintomi e dopo 5 giorni dal contatto stretto) e all’obbligo di indossare la mascherina FfP2 fino al decimo giorno successivo all’ultima esposizione al soggetto positivo. Questo al fine di limitare il numero di lavoratori assenti e l’impatto sull’economia del Paese, nell’ottica di dover convivere col Coronavirus. Invece chi ha completato il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni o è guarito da più di 120 giorni, deve rispettare una quarantena di 5 giorni, e dopo eseguire un test molecolare o antigenico. Infine, per i soggetti non vaccinati o che non abbiano completato il ciclo vaccinale primario (1 sola dose di vaccino delle 2 previste) o che abbiano completato il ciclo vaccinale primario da meno di 14 giorni, la quarantena prevista è di 10 giorni dall’ultima esposizione al caso, e poi devono eseguire un test molecolare o antigenico. Gli operatori sanitari non vanno mai in quarantena, ma devono eseguire tamponi su base giornaliera fino al quinto giorno dall’ultimo contatto con un soggetto contagiato. Per tutti, dopo 14 giorni dall’ultima esposizione al caso, si può concludere la quarantena, anche in assenza di tampone.
Nuove norme sull’isolamento (soggetti risultati positivi): i soggetti contagiati che abbiano ricevuto la dose booster, o che abbiano completato il ciclo vaccinale di due dosi da meno di 120 giorni, restano in isolamento 7 giorni, e, al termine di tale periodo, eseguono un test molecolare o antigenico. Invece, per i non vaccinati o vaccinati con una dose o con due dosi da più di 120 giorni, si applica isolamento di 10 giorni prima di eseguire il test. Trascorso il periodo di isolamento previsto e dopo almeno tre giorni senza sintomi, la persona positiva è autorizzata ad uscire da casa per effettuare il tampone.
Tamponi: viene completamente equiparato il tampone antigenico rapido al tampone molecolare per l’accertamento della positività e per l’uscita dalla quarantena e dall’isolamento: ai fini della diagnosi o della cessazione della quarantena o dell’isolamento è necessario esito negativo di un test antigenico rapido o molecolare, effettuato anche presso centri privati o farmacie, che devono trasmettere alla Asl il referto a esito negativo, con modalità anche elettroniche.
Regole attuali per la vaccinazione: i contagiati mai vaccinati vanno distinti in base al tempo decorso dalla malattia, se superiore o inferiore a 1 anno. I contagiati da oltre 12 mesi vanno considerati come “mai vaccinati” e devono applicare il ciclo completo, 2 dosi e booster. I contagiati da meno di 1 anno devono fare 1 sola dose di vaccino da un minimo di 3 ad un massimo di 6 mesi dalla guarigione. I contagiati dopo la prima dose e prima della seconda, se il contagio avviene dopo i 14 giorni dal vaccino, devono fare solo 1dose dopo 120 giorni, mentre nel caso il contagio avvenga prima dei 14 giorni, serve la seconda dose da eseguire da 3 e 6 mesi dalla diagnosi di Covid-19, e dopo altri 4 mesi dalla seconda dose si esegue il richiamo. I contagiati dopo due dosi di vaccino devono essere considerati come se avesse fatto la terza dose di richiamo e non devono farla più.
Obbligo vaccinale per gli over 50.
Riduzione dei tempi per la terza dose: viene anticipata dai 5 a 4 mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario.
Vaccini anti Covid in farmacia: prorogata fino al 31 dicembre 2022 la possibilità di effettuarli.
Mascherine: a causa della forte possibilità che persone positive non vengano intercettate perché asintomatiche e continuino a diffondere il virus (Omicron darebbe infezioni asintomatiche nel 27% dei contagi) c’è una stretta sull’uso delle mascherine. E’ fatto obbligo in tutta Italia delle mascherine chirurgiche sia al chiuso (tranne che nella propria abitazione) che all’aperto anche in zona bianca. Sono esonerati dall’obbligo: bambini sotto i 6 anni di età, persone che, per la loro invalidità o patologia, non possono indossare la mascherina, operatori o persone che, per assistere una persona con disabilità, non possono a loro volta indossare la mascherina, per esempio chi debba interloquire con persona non udente, persone che stanno effettuando attività sportiva, che stanno mangiando o bevendo, o che si trovino completamente distanziate da altre persone non conviventi. Inoltre, è reso obbligatorio l’uso di Ffp2 per gli spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso o all’aperto nelle sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo; per gli eventi e le competizioni sportivi che si svolgono al chiuso o all’aperto; per l’accesso ai mezzi di trasporto; per le persone che hanno avuto un contatto stretto con un caso confermato positivo fino al decimo giorno successivo all’ultima esposizione. Le mascherine andrebbero cambiate dopo 6 ore di utilizzo.
Potenziamento dello smart-working.
Capienze: sono ridotte al massimo al 50% per gli impianti all’aperto e al 35% per gli impianti al chiuso.