Coronauti, maestri di strada e di vita
Maestri di strada non si ferma: insieme a una rete di tecnici ed esperti sta studiando la possibilità di installare una serie di hot spot riservati agli allievi in punti strategici della zona est di Napoli in modo da rendere sicura e permanente la rete dei collegamenti per tutti
NAPOLI – Quaderni, colori, album da disegno, cancelleria, pasta modellabile, uova di Pasqua donate da un’azienda di San Giovanni a Teduccio e 15 tablet con sim: é il pacco viveri per la mente. Ideato da I CoroNauti-Maestri di Strada è stato consegnato a 150 famiglie della periferia est di Napoli e del quartiere Forcella nel centro storico della città.
Arriveranno presto anche altri tablet, l’obiettivo è arrivare a 150. Maestri di Strada li sta acquistando con i fondi disponibili e con la collaborazione di enti, fondazioni che metteranno a disposizione finanziamenti o tablet e computer portatili aziendali dismessi. I prossimi pacchi si arricchiranno anche di libri, in particolare Favole al telefono di Gianni Rodari, 60 copie donate da Einaudi Ragazzi.
Il testo di Rodari in queste settimane di emergenza sanitaria, grazie alla sua efficacia, è utilizzato quotidianamente dagli educatori dei Maestri di Strada della scuola primaria. I bambini ascoltano, tutte le sere, una favola del libro attraverso un messaggio vocale contenente la voce narrante dell’educatore. Un modo per dare quindi un segnale tangibile ai bambini e ai ragazzi, per dire loro che non sono soli o abbandonati. È fondamentale continuare ad alimentare, dare da mangiare alla mente. L’isolamento psichico, alla lunga, può diventare più grave di quello fisico.
Grazie all’accordo con la Questura di Napoli e il Commissariato di Polizia di San Giovanni-Barra, i CoroNauti sono stati autorizzati alla consegna attenendosi scrupolosamente alle norme sanitarie e di sicurezza, per gli operatori e per i destinatari.
«Operiamo da tempo in territori difficili – ha spiegato Cesare Moreno, presidente di Maestri di Strada – siamo abituati e ci sappiamo muovere e sappiamo che a questi giovani serve l’interattività, poter parlare, dialogare oltre a studiare. Andiamo al di là del compitino scolastico e ci siamo inventato appunto i Coronauti, viaggiatori della mente al tempo del coronavirus, e cercando di raggiungere il maggior numero di ragazzi cerchiamo di ‘colorare’ le giornate in casa attraverso internet e tra poco raggiungeremo anche altri ragazzi che non hanno strumenti.»
Maestri di Strada sta inoltre studiando, insieme a tecnici ed esperti, la possibilità di progettare, installare una rete di hot spot in punti strategici della zona est – oltre ai sistemi di controllo e monitoraggio della stessa – riservata agli allievi e alle famiglie che non hanno collegamento internet in modo da rendere sicura e permanente la rete cui possono accedere. Potrebbe diventare la prima e unica in tutta la periferia est della città.
Sintesi progetto I CoroNauti
45 operatori (educatori, psicologi, esperti, genitori sociali, staff organizzativo) di Maestri di Strada, 250 giovani e loro famiglie, 50 docenti, 20 scuole e 800 ore di attività a distanza nelle tre ultime settimane. I CoroNauti propongono iniziative sui diversi canali social (facebook, Instagram, youtube, il blog, la webradio), per combattere l’isolamento e lo scoraggiamento attraverso un contagio sociale ed educativo, fatto di proposte, iniziative, arte, solidarietà. Il contenitore che raccoglie, con aggiornamenti quotidiani, tutte queste attività è la pagina Facebook “I CoroNauti”, oltre le diverse piattaforme ad essa collegate: SoundCloud per i podcast di musica e storie narrate e WordPress per i contenuti “digitate”, Instagram per i contenuti visivi, Youtube per i video.
Il Progetto sta fornendo ad alcune decine di allievi il pacco viveri per la mente: mezzi tecnologici e tutoring per il loro utilizzo, quaderni, colori, album da disegno, libri per tenersi in contatto, continuare a tenere vivi i legami.