Concluso il XVIII Premio Fanzago
Cerimonia di premiazione del Premio Internazionale“Cosimo Fanzago” e l’appello del presidente Sergio Attanasio: salviamo i Palazzi storici
NAPOLI – A Palazzo Donn’Anna in largo Donn’Anna a Posillipo, nel Teatro Fanzaghiano seicentesco, sede della Fondazione De Felice lunedì 25 Novembre si è tenuto il tradizionale appuntamento con il Premio Cosimo Fanzago, giunto alla diciottesima edizione.
I premiati selezionati dal comitato scientifico del Premio per il 2019 sono stati:
- Pasquale Terracciano – Ambasciatore italiano a Mosca. Premiato da Marina Colonna e Antonio Buonajuto
- Francesco Sabatini – Linguista – Presidente Onorario della Crusca. Premiato da Massimo Squillante e Nino Masucci.
- Giorgio Verdelli – Autore e Regista RAI . Premiato da Vittoria Fiorelli e Oscar Cardarelli.
- Gilda Valenza – Fotoreporter. Premiata da Sergio Riccio e Clelia Santoro.
Il Premio Fanzago, una scultura realizzata ad hoc dal maestro Riccardo Dalisi è stata consegnata nel corso di una toccante cerimonia coordinata dal giornalista e corrispondente RAI Marc Innaro.
Il prestigioso riconoscimento – dedicato al grande architetto bergamasco del ‘600 Cosimo Fanzago, che lasciò una traccia straordinaria nella fisionomia della capitale del Regno – nasce dalla lunga, intensa e articolata attività dell’Associazione Palazzi napoletani, guidata da tre architetti napoletani: il presidente Sergio Attanasio, seguito da Celeste Fidora e Pietro Giordano, ai quali si è man mano affiancata una variegata pattuglia di intellettuali, giornalisti, artisti e studiosi campani, in alcuni casi napoletani d’adozione.
La platea del XVIII Premio Fanzago era composta da un folto e qualificato pubblico. Tra i presenti, il fotografo Nando Calabrese con Linda Irace, Emanuela Chiumeo, Lello Esposito, il sostituto procuratore Lorenzo Salazar con Maria Rita Comodi Ballanti, la presidente del Comitato scientifico di Castelcapuano Floretta Rolleri, il giudice Maria Rosaria Cultrera, la dottoressa Viviana Attanasio con Andrea Pastore, Generoso Di Meo, il notaio Sergio Cappelli, l’avvocato Roberto Giovene di Girasole, Carlo e Giustina Pisani, Susie Romano, Giuseppe Mariscotti, Paola Santamaria, Gabriella Mainiero, Gino Sibilio.
«Ritornare a Palazzo Donn’Anna – ha dichiarato il Presidente Sergio Attanasio, nella sede della Fondazione De Felice, il Teatro sull’acqua dello storico palazzo – assume per noi tutti un significato speciale, in un luogo simbolo del barocco e del Fanzago. Quest’anno abbiamo un motivo in più per festeggiare Cosimo Fanzago, la presenza tra i premiati, il professor Francesco Sabatini, originario di Pescocostanzo, paese dove il grande architetto ha realizzato molte opere. La famiglia Sabatini è proprietaria dell’unico disegno a colori finora conosciuto di Cosimo Fanzago, oggi mostrato al pubblico.»
«Questa serata – ha continuato l’architetto Attanasio – è anche un’occasione per lanciare un allarme per il destino dell’edilizia monumentale e dei palazzi storici di Napoli.
La bellezza del teatro di palazzo Donn’Anna ed il panorama che si gode dalla terrazza non ci devono far chiudere gli occhi sul triste destino del patrimonio delle nostre dimore storiche. Palazzo Donn’ Anna non é l’unico edificio storico di Napoli che versa in cattive condizioni. Sono molti i palazzi monumentali che appartengono ai privati che andrebbero urgentemente restaurati. Recentemente Banca Intesa ha comunicato che intende dismettere il museo di Palazzo Zevallos in via Toledo, trasferendolo nell’edificio della sede centrale in marmo di Piacentini. Sarebbe una grossa perdita per la città visto che in questi anni sono state organizzate mostre, concerti , convegni . Speriamo in una soluzione . Preoccupazione ancora nutriamo per l’altro edificio situato nel centro storico, di proprietà già del Banco di Napoli e quindi di Banca Intesa: il Monte di Pietà che da tempo rimane chiuso e inutilizzato nonostante custodisca un gioiello come la Cappella e gli ambienti monumentali. Bisogna fare in fretta, il rischio è di far deteriorare un patrimonio artistico e culturale di enorme rilievo.»
Il Presidente Sergio Attanasio ha poi lanciato un appello riguardo altri edifici storici, segnalando le urgenze maggiori: «Se ci si sposta dal centro storico lo scenario non cambia di molto: in via de’ Mille la facciata di Palazzo d’Avalos, opera settecentesca dell’ architetto Mario Gioffredo, si sta disgregando avvolta nei ponteggi. È di questi giorni il crollo della volta del Salone degli specchi del secondo piano nobile. La nostra proposta è che lo Stato tenti di acquisire solo i due piani nobili per restaurarli e farne un uso consono, lasciando invece ai proprietari, di mettere a reddito con una ristrutturazione il resto dell’edificio.»
(Fotografie by Nando Calabrese, per gentile concessione)