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Comunque vada, è sempre colpa della rete!

Presentato il Progetto di Ammodernamento della Rete Informatica dell’Università Federico II Comunque vada, è sempre colpa della rete! 

CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – Nell’Auditorium del polo universitario di San Giovanni a Teduccio l’Ateneo federiciano ha annunciato la conclusione del significativo Go on, blame the network! progetto di ammodernamento della rete informatica, realizzato dal CSI | Centro di Ateneo per i Servizi Informativi. Il progetto aveva l’obiettivo di aumentare le prestazioni, la sicurezza e la resilienza della rete dell’Ateneo, rendendola una delle più avanzate e robuste in Europa.

I lavori sono stati aperti da Matteo Lorito, Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II

Su La rete della Federico II: com’era, com’è, come sarà sono intervenuti il professore Simon Pietro Romano, del DIETI | Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell’Informazione della Federico II, e l’ingegnere Carmine Piccolo, del CSI che hanno risposto alle domande dalla platea e hanno presentato la proposta del nuovo Regolamento sull’accesso e l’utilizzazione della rete informatica e telematica di Ateneo.
Il dottor Giacomo Petrarca, di Huawei, ha illustrati Il contributo di Huawei alla realizzazione della nuova rete della Federico II, e l’ingegnere Antonio Scarfò, di Fortinet,  ha presentato Il contributo di Fortinet alla messa in sicurezza della nuova rete della Federico II.

Nell’ultimo anno, il CSI ha lavorato intensamente per modernizzare l’infrastruttura di rete, affrontando anche le sfide legate alla vasta distribuzione delle sedi dell’Università sul territorio regionale, distribuite in quattro delle cinque province campane e in continua espansione. La rete della Federico II deve garantire la connettività tra queste diverse sedi e l’interfaccia con la “spina dorsale” nazionale, gestendo un traffico elevatissimo con circa 20-25 mila utenti giornalieri e oltre un milione e mezzo di sessioni al secondo.

L’Università Federico II ha portato a termine un progetto di ammodernamento della sua rete informatica, che è ora più veloce, resiliente e sicura – ha spiegato Carlo Sansone, Direttore del Centro di Ateneo per i Servizi Informativi – La complessità della realizzazione del progetto è legata anche alla distribuzione delle sedi sul territorio regionale e in continuo aumento. Questo rende la rete della Federico II, che deve sia garantire la connettività delle diverse sedi dell’Ateneo che l’interfaccia con la “spina dorsale” nazionale, una delle più grandi reti LAN universitarie europee. Gli interventi hanno riguardato sia l’ampliamento a cinque dei nodi principali che sono collegati su fibra “dark”, aggiungendo il Polo di San Giovanni a Teduccio a quelli di Monte Sant’Angelo, Ingegneria, via Claudio, Centro Storico e Policlinico, che l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia che hanno conseguito un miglioramento della stabilità generale della rete. Questo progetto rappresenta un salto qualitativo fondamentale per la nostra infrastruttura IT.

Nello specifico, durante l’evento è stata illustrata dettagliatamente la nuova architettura di rete, evidenziando i benefici derivanti dall’upgrade infrastrutturale. 

Un’ampia sezione dell’incontro è stata dedicata al dibattito, offrendo ai partecipanti l’opportunità di porre domande e ricevere chiarimenti sugli aspetti tecnici e operativi della nuova infrastruttura. 

Di particolare rilevanza la presentazione della proposta del nuovo regolamento sull’accesso e l’utilizzazione della rete informatica e telematica di Ateneo. Il regolamento introduce la figura chiave del Referente informatico di Struttura, con l’obiettivo di creare un gruppo di lavoro stabile per la gestione efficiente e sicura della rete universitaria.

 

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