Comunità Agricoltura sociale del Vesuvio
Inclusione, salute e miglioramento della qualità di vita tra gli obiettivi della Comunità Agricoltura sociale del Vesuvio
PORTICI | CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – Negli spazi del Galoppatotio Reale coperto della Reggia borbonica, sede del Dipartimento di Agraria dell’Università Federico II
lo scorso 23 giugno la Comunità Agricoltura sociale del Vesuvio, Slow food – la
prima in Italia composta da pazienti psichiatrici, semplici cittadini, professionisti della ricerca agricola e della biodiversità – si è confrontata con la comunità scientifica, sanitaria, sociale nell’evento La Comunità Sostenibile e Inclusiva.
I lavori sono stati aperti dal Sindaco di Portici Vincenzo Cuomo e dal Sindaco di San Giorgio a Cremano Giorgio Zinno.
Si sono succeduti gli interventi del Direttore del DSM | Dipartimento di Salute Mentale dottor Pasquale Saviano che ha messo in luce le buone pratiche inclusive, con il Dottor Ugo Trama della Regione Campania, che ha discusso delle proposte e della visione sociosanitaria dell’inclusione regionale, la Professoressa Chiara Cirillo del Dipartimento di Agraria della Federico II, che ha presentato i modelli di Sostenibilità urbana, e il Direttore dell’ENEA, Centro Ricerche di Portici, Dottor Ezio Terzini, che ha dibattuto sulla connessione tra Agricoltura, Energia e Paesaggio.
Numerosi gli ospiti, tra cui l’assessore all’Agricoltura della Regione Campania Nicola Caputo e il Direttore dell’ASL Napoli3 Sud Gennaro Sosto, e relatori. Anche un videocollegamento con Ferdinando Rossi del comitato esecutivo Slow Food Campania.
La Condotta Slow Food del Vesuvio ha schierato Maria Lionelli e Riccardo Riccardi della cooperativa Arca 2010, che si sono interfacciati con con i membri fondatori della Comunità Agricoltura sociale del Vesuvio, promotrice dell’evento.
I fondatori hanno raccontato la loro personale esperienza nel mondo della cooperazione e dell’agricoltura sociale, e di come sia stata opportunità di esperienza attiva e inclusiva.
La Comunità Agricoltura sociale del Vesuvio ha i seguenti obiettivi:
- Ambientale: L’agricoltura ha un’enorme impronta ambientale e gioca un ruolo significativo nel causare cambiamenti climatici, scarsità d’acqua, degrado del suolo, deforestazione e altri processi. Lo sviluppo dei sistemi alimentari sostenibili contribuisce, infatti, alla sostenibilità della popolazione umana.
- Alimentare: L’alimentazione, proprio perché assolutamente necessaria alla nostra sopravvivenza, è sicuramente uno degli aspetti che ci coinvolge maggiormente nella vita quotidiana. Il 30% delle emissioni di gas serra è dovuto a come produciamo, distribuiamo, consumiamo il cibo.
- Sociale: Da un punto di vista sociale, l’agricoltura sostenibile deve porsi l’obiettivo di fare produzione agroalimentare ma garantendo la salute delle persone, il miglioramento della qualità di vita dei produttori, la salvaguardia dei diritti umani e l’inclusione lavorativa di persone fragili. Un sistema sociale che tenga insieme il Sanitario (salute) e il Sociale (società), attraverso percorsi che mettano insieme le persone – tutte, fragili o meno fragili, ma che possano beneficiare di contesti sani – possono migliorare la qualità di vita di tutti gli abitanto del territorio.
Il simposio è stato sostenuto da professionisti che si sono dati con generosità e cura offrendo con il loro lavoro da executive Chef un menù speciale con l’utilizzo esclusivo dei prodotti degli Orti sociali.
In particolare, lo Chef Stefano Mazzone del Grand Hotel Quisisana di Capri ha scelto il Pisello 100 giorni, presidio Slow Food, mentre Chef stellato Domenico Candela dello George Restaurant del Grand Hotel Parker’s di Napoli ha utilizzato le zucchine San Pasquale, antico seme recuperato dalla banca del germoplasma della Regione Campania.
Non poteva mancare la “reginetta” dei prodotti degli Orti sociali della Comunità Agricoltura del Vesuvio, la Melanzana, che lo Chef Giuseppe Iaconelli del caseificio Optimum Sancti Petri di San Pietro Infine, Caserta, ha valorizzato nella parmigiana insieme con la Famiglia De Gennaro della Tradizione di Seiano.
L’evento è stato trasmesso in streaming sui canali di Radio Siani.