Carla Fracci, la signora della Danza
Il leone e la leggiadria di Carla Fracci nei bellissimi scatti che il fotografo Augusto De Luca ha regalato a Lo SpeakersCorner
Carla Fracci è un nome conosciuto da tutti, anche da tutti quelli che non si sono mai avvicinati al balletto classico.Una donna che ha impersonato ella stessa la Danza, non solo in Italia, ma nel mondo.
Carla era di origini piccolo-borghesi. A dieci anni entrò alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala di Milano, e da subito si distinse per l’impegno e la sua capacità interpretativa nei ruoli che le venivano assegnati. Frequentò la Scuola per gli otto anni di corso, arrivando al pas d’adieu.
In cinquant’anni di carriera, con la fantastica grazia ha danzato con i più grandi ballerini della scena mondiale. Sul palco sembrava una creatura eterea, ma dietro quella leggerezza c’era un grande rigore: si allenava alla sbarra dalle 6 alle 8 ore al giorno, si fermava solo quando aveva raggiunto l’obiettivo che si era prefissato.
Di volta in volta si trasformava in Swanilda, in Giselle o in Giulietta e in Sherazade, senza mai deludere il pubblico e, tantomeno, i suoi compagni di lavoro. Ha danzato fino ai suoi ottant’anni, con un fisico ancora asciutto ed elastico.
Carla Fracci è stata molto più di una danzatrice classica: con la sua arte ha incarnato la bellezza e la leggiadria.
Per questo, per celebrare questa artista straordinaria, siamo immensamente grati al fotografo Augusto De Luca, che ha condiviso con noi .. un frammento, un momento di un ricordo importante della sua carriera di fotografo.
De Luca ha raccontato: Il ritratto di Carla Fracci è stato realizzato in una lussuosa casa napoletana di via Monte di Dio.
Scelsi di ritrarla con il leone in primo piano perché ho sempre considerato la Fracci una guerriera caratterialmente e professionalmente, ed anche perché il leone è il suo segno zodiacale.
Sono passati diversi anni, ma il ricordo di quell’incontro, la memoria di quel momento magico resterà per sempre. Erano i primi anni Novanta, per essere precisi il 1991, e da poco era uscito in tutte le librerie il libro Napoli Donna, con i miei ritratti di trentasette importanti donne napoletane, accompagnati dalle interviste della giornalista Giuliana Gargiulo.
Avendo avuto un notevole riscontro, io e Giuliana decidemmo di realizzare un altro libro, stavolta sulle donne di Milano, libro che però per vari motivi non fu mai pubblicato. Preparammo allora una scaletta di nomi illustri e la prima della lista era Carla Fracci. Il caso volle che dopo neanche un mese la stupenda ballerina insieme al marito Beppe Menegatti venissero a Napoli. Ad una cena le proposi di partecipare al progetto e lei ne fu subito entusiasta. Però la Fracci sarebbe rimasta a Napoli pochi giorni, io dovevo trovare subito una location e soprattutto decidere come fotografarla.
Cominciai allora a documentarmi e a cercare. Leggendo la sua biografia scoprii che il suo segno zodiacale era il Leone, un segno che le calzava a pennello. Infatti io l’ avevo sempre considerata una donna molto forte.
Ricordai che a casa di amici, avevo visto un grande leone di pietra. Immediatamente organizzai tutto e il giorno dopo io e la Fracci ci recammo sul posto. Lei era bellissima, delicata ed eterea come una porcellana cinese. Indossava lo stupendo vestito merlettato che si vede nella foto. Dopo qualche prova e pochi scatti capii che avevo la foto giusta. Finalmente potevo rilassarmi. Passammo un po’ di tempo a chiacchierare e poi la riaccompagnai.
La rividi a Milano quando venne ad una mia mostra fotografica al Diaframma in via Brera. Le diedi il suo ritratto e lei subito mi disse: «Bella! E poi il leone è il mio segno zodiacale», e capii di aver fatto centro.
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