Ca’pacciàmm, tutto pronto per l’edizione 2019
Ca’pacciàmm ritorna per la quarta volta gli artisti di strada le vie del centro storico di Capaccio
CAPACCIO | PAESTUM (SA) – Ca’pacciàmm, il Festival degli Artisti di Strada, sabato 31 agosto a partire dalle 21, invaderà le strade del centro storico che diventeranno un palcoscenico naturale, con un tetto ricoperto di stelle.
Ca’pacciàm, giunto ormai alla IV edizione, gode del patrocinio e il sovvenzionamento del Comune di Capaccio e vede la direzione artistica di Baracca dei Buffoni e Mestieri del Palco. L’organizzazione e la logistica sono a cura dell’Associazione ADC-Ca’pacciamm.
Anche l’edizione 2019 di Ca’pacciàmm sarà all’insegna dell’arte a 360° e ospiterà musicisti, poeti, acrobati, giocolieri, performer di teatro di strada e burlesque. Gli artisti, che si esibiranno in strada per tutta la serata, cattureranno l’attenzione degli spettatori di tutte le età e li coinvolgeranno nelle loro performance.
Il festival Ca’pacciàmm è ad ingresso gratuito per il pubblico di grandi e piccini.
Per informazioni: info@capacciamfestival.it – https://www.facebook.com/crasc.teatrale/
https://www.facebook.com/Capacci%C3%A0mm-1537913236504261/
Il programma completo della IV edizione di Ca’pacciàmm:
Compagnia Drago Bianco – Etna
Non un semplice spettacolo con il fuoco, ma un rito propiziatorio, che si rinnova ogni volta con uno scambio di energie: un rito incessante, ancestrale, che genera una nuova vita nei corpi illuminati dal fuoco con il fuoco dentro.
Come nelle antiche leggende di magia, come in un rituale che riporta l’uomo a contatto con la Terra, con la natura e i suoi elementi, il fuoco si accende: il suolo ne è cosparso e le faville lanciate in aria creano giochi di forme e di colori. Nelle ali, nei ventagli, nelle spade, nei bastoni, nelle corde, nelle sfere, il fuoco sembra galleggiare nel buio. Etna, più che a uno spettacolo con il fuoco, vi sembrerà di assistere a una vera e propria danza, a piedi nudi, in cui gli animi del cerchio degli astanti si infiammano e tutte le inquietudini si sciolgono.
Tatiana Foschi – L’aspetto
Una donna dal lungo e rosso vestito entra in scena cantando.
La sua voce racconta di una lunga attesa, come il canto avvolgente, ammaliante e ipnotico di una sirena che cattura l’uomo. Lei riuscirà a catturarlo tra il pubblico e lui senza rendersene conto si ritroverà al suo fianco. Grazie a lui la donna riuscirà a staccare i piedi da terra e esprimere tutta la sua bellezza in una coinvolgente danza sul trapezio. Teatro, clownerie, acrobatica aerea e musica si fondono in L’Aspetto.
Nando Brusco – Tamburo è voce
Con lo spettacolo Tamburo è voce… Battiti di un Cantastorie, Nando Brusco compie un viaggio nella cultura popolare e nella memoria orale della sua terra. I ricordi di storie lontane; le leggende; i fatti realmente accaduti, rivivono nel cerchio magico del tamburo: lo strumento che è ventre materno, forza generante, voce narrante dell’umanità. Lo spettatore si troverà coinvolto in un viaggio emozionante. Fra mito e realtà. Fra Voce e Tamburo. Non solo uno spettacolo di cantastorie, ma il frutto di una ricerca artistica un figlio della Calabria, non solo perché ci è nato, ma perché il profondo amore per la sua terra lo ha spinto a compiere un viaggio fra i racconti del suo popolo, o meglio, i suoi cunti.
Pietro Festa – Concerto per Sega Musicale
Sega, martello e Archetto per un viaggio musicale tra il classico e il contemporaneo.
Weronique art – Body painting
L’artista pluripremiata eseguirà un opera in diretta secondo il tema della manifestazione.
L’arte del body painting, ovvero quell’arte che ha come protagonista la pittura sul corpo di tipo non permanente, ha origini lontanissime che ovviamente vanno ad intrecciarsi con la più antica forma di decorazione corporea: il tatuaggio, forma di decorazione di tipo permanente sulla quale esistono molti testi che ne narrano le origini e le varie simbologie che possono essere di tipo religioso, politico, spirituale e ovviamente estetico. Tutti gli uomini hanno sempre sentito il bisogno di segnare la propria pelle come se questa fosse una sorta di diario personale, un libro che vuole raccontare attraverso le sua cicatrici gioie e dolori; così l’uomo segna il suo “involucro” non solo per puro piacere personale, ma anche per “raccontarsi” e lasciarsi “leggere” dagli altri.
Wet Rags – bluegrass band
Un amore spropositato per il bluegrass è la base su cui si fonda il gruppo. Non solo una branca della country ma una contaminazione nella tradizione tradizioni musicali irlandesi, scozzesi e inglesi e americane. Musica da festa e per la festa che sia Matrimonio o funerale i Wet Rags non si limitano a suonare ma predicano Bluegrass per le strade, coinvolgendo il pubblico in una festa che non finirà mai.
Fratelli Cavallo – Zonzo equestre
Perché il clown bianco continua a lottare tutte le sere con l’augusto? Per suonare il suo violino? Recitare la sua poesia? Cantare?
La risposta dei Fratelli Cavallo è: per donare se stesso e per donare poesia al pubblico.
La compagnia mostrerà al pubblico l’aspetto più elegante e raffinato del clown bianco e quello più divertente dell’augusto. Perfomance itinerante e coinvolgente che vedi i due clown trotterellare con due cavalli, continuando il loro eterno conflitto e portando divertimento e poesia al pubblico.
Madame Crinoline – Une promenade insolite
Ritrovarsi al fianco di Madame Crinoline, significa fare un’insolita passeggiata!
Accompagnata da un sottofondo musicale francese, il pubblico ritroverà nel suo sguardo e nel suo modo eccentrico l’amor in tutte le sue forme, donando a chi si ritroverà accanto a lei baci stampati e versi di poesie. Il suo accento francese incornicerà l’ironia di una piacevole serata spensierata e gioiosa.
Teatro Nucleo – Eretica
Regia di Marco Luciano
Spettacolo itinerante che si ispira ai testi di Giordano Bruno, Antonin Artaud, Majakovski e Boris Vian. Si è creata così una drammaturgia irriverente, sferzante che si compone di musica suonata dal vivo, trampoli, numeri di fuoco e azioni poetiche, attraverso le quali i vari personaggi interagiscono tra loro, con il pubblico e con l’architettura urbana.
Lo spettacolo è articolato in sette stazioni, sette come i peccati capitali, sette come le virtù teologali, i sacramenti, le braccia del candelabro ebraico, i giorni della settimana, gli anni che impiega il nostro corpo per rigenerarsi, i mondi velati di Maya, i simboli dei numeri romani, i sigilli che annunceranno la fine del mondo.
Al concetto di eresia nei secoli è stata data una accezione sostanzialmente negativa, soprattutto legata alla religione cristiana, ma in realtà il termine “eretico” deriva dal greco airetikos, colui che sceglie, che afferra, che elegge.
L’arte e il teatro in particolare hanno necessità di porsi in maniera dialettica con la società che abitano, hanno il diritto-dovere di incarnare idee e visioni contrarie all’opinione comunemente accettata affinché si inneschi quel processo di trasformazione che tanto auspichiamo.
Eretica è un viaggio particolare, un percorso metaforico attraverso cui lo spettatore potrà scegliere cosa vedere, cosa ascoltare, in quale sogno o paura immergersi, e proprio questa possibilità della scelta, questa libertà, questo non essere ostaggio dello “spettacolo” attiverà nuove modalità di fruizione e partecipazione al momento performativo.