Campania, terra di tartufi
di STANISLAO SCOGNAMIGLIO
Numerose sono le specie di tartufo presenti nelle aree montane della Campania: Tartufo nero ordinario o Tartufo nero di Bagnoli (Tubermesentericum), il più diffuso e maggiormente conosciuto. Tartufo estivo o Scorzone (Tuberæstivum), Tartufo bianchetto (Tuberborchii), Tartufo uncinato o Scorzone invernale (Tuberuncinatum); Tartufo muschiato (Tubermoschatum), Tartufo nero invernale o Trifola nera (Tuber brumale), Tartufo bianco (Tubermagnatum).
In Campania, il consumo del tartufo allo stato fresco o trasformato è in continua crescita; attualmente si parla infatti di una produzione regionale di 1-1.500 quintali di prodotto annuo per un valore di 3-4 milioni di euro. Ciò fa sì che la raccolta e la commercializzazione del fungo ipogeo vada ad assumere una posizione di rilievo nell’economia delle aree di raccolta.
Per diffondere la conoscenza del tartufo, il suo ottimale impiego in cucina e per illustrare le sue potenzialità per lo sviluppo del territorio, alle ore 9.30 di martedì 29 novembre, all’Istituto Alberghiero Galileo Ferraris, in via Petrarca 73 alla frazione Centurano di Caserta, si terrà il workshop Il tartufo della Campania in cucina.
Il laboratorio si svolgerà con il seguente programma:
Ore 9.30: dopo il caffè di benvenuto la professoressa Antonietta Tarantino, dirigente dell’Istituto Alberghiero di Caserta e il dottor Giampaolo Parente, dirigente del Servizio Territoriale Provinciale Caserta UOD17 dell’Assessorato regionale all’Agricoltura rivolgeranno i saluti di rito ai partecipanti.
Seguiranno le relazioni a cura del:
- essor Donato Matassino, Università degli Studi di Napoli Federico II – Il tartufo: elemento di sviluppo sostenibile di un bioterritorio campano
- dottor Sergio Vitale, Associazione Micologica del Matese – Conosciamo i tartufi.
All’incontro parteciperanno lo chef Massimo Ferraiuolo e il sommelier Franco Di Mezza: rispettivamente presenteranno alcuni piatti a base di tartufo, preparati dagli studenti di cucina degli Istituti Alberghieri, e il vino proposto in abbinamento.
Le conclusioni dei lavori saranno tenute dall’avocato Franco Alfieri, consigliere del presidente per le politiche agricole, la caccia e la pesca.