Caldo, precauzioni per i bambini
Carlo Alfaro, Dirigente Medico di Pediatria presso gli Ospedali Riuniti Stabiesi (Na), ove è titolare di Incarico professionale di consulenza, studio e ricerca di Adolescentologia, raccomanda di usare precauzioni per i più piccoli in questa lunga estate calda
Siamo da tempo assediati dal caldo record, con punte di temperature che superano i 30 e persino 40 gradi, mettendo a rischio la salute di bambini e adolescenti, come pure degli anziani, fasce di età più sensibili alle alte temperature e al rischio di disidratazione.
Il Ministero della Salute ha attivato, anche per l’estate 2021, il sistema nazionale per la prevenzione delle ondate di calore, attraverso il quale è possibile consultare in tempo reale on line i dati relativi delle città italiane.
L’emergenza delle ondate di calore è condizionata dall’inquinamento atmosferico, che ha modificato irrimediabilmente il clima realizzando il surriscaldamento del Pianeta. Le città diventano “isole di calore umano” perché inglobano calore a causa dell’asfalto e dei materiali edilizi e ne producono a dismisura per le attività umane.
È bene essere informati sulle principali precauzioni per prevenire problemi e danni ai bambini in vacanza.
In casa
È utile rinfrescare gli ambienti con aria condizionata, ma evitando l’effetto “polare”, cioè senza abbassare troppo la temperatura, idealmente mantenendola a non oltre 3 gradi in meno rispetto alla temperatura esterna, ed evitando brusche escursioni termiche tra gli ambienti. La temperatura ideale nell’ambiente domestico per il benessere fisiologico è di 24-26°C e comunque non inferiore a 23 gradi, sempre con la funzione di deumidificazione. Mantenere chiuse le finestre durante il funzionamento dei climatizzatori. Se si usano invece ventilatori meccanici, non indirizzarli direttamente sulle persone.
Orari di uscita
Nelle ore centrali della giornata i bambini andrebbero tenuti a casa o comunque in un luogo fresco, evitando l’esposizione solare e la pratica di attività fisica o sportiva nella fascia tra le 11 e le 17, quando la concentrazione dei raggi UV è maggiore.
Alimentazione
Imperativo bere tanta acqua, magari addizionata a succo di limone e menta fresca per dissetare di più, mentre no alle bevande zuccherate e gassate che possono disidratare ulteriormente aumentando la glicemia. Insegniamo ai bambini a bere anche in assenza dello stimolo della sete, per abitudine.
È importante aumentare l’apporto idrico prima, durante e dopo l’esercizio fisico, preferendo l’acqua ad altre bevande. È consigliabile mangiare poco e spesso, evitando le “abbuffate” che rendono la digestione impegnativa e quindi richiamano più sangue all’interno dell’apparato digerente privandone gli altri distretti. Per lo stesso motivo evitare i pasti ricchi di grassi.
L’alimentazione estiva deve essere pertanto regolare, non eccessiva, distribuendo l’apporto calorico in quattro, cinque piccoli pasti durante la giornata, poco pesanti e poco abbondanti. La dieta deve essere ricca di frutta e verdura, che rimpiazzano liquidi e sali minerali persi con la sudorazione oltre ad essere preziose fonti di zuccheri semplici, (prontamente disponibili a scopo energetico), vitamine, fibra e fitonutrienti ad attività anti-ossidante. Il betacarotene di frutta e verdure stimola la formazione di melanina proteggendo la pelle dagli effetti negativi delle radiazioni solari.
La frutta va consumata preferibilmente fresca, scegliendo quella di stagione, a km 0 e proveniente da coltivazione biologica, dato che lunghi tempi di trasporto e di conservazione determinano importanti perdite vitaminiche. Opportuno consumarla, se ben lavata, con la buccia, che fornisce fibra, e preferibilmente assumerla a pezzi o morsi, non frullata o passata, per aumentare il senso di sazietà. Anche se i bimbi dovessero non gradire frutta e verdure, conviene riproporgliele: è stato studiato che possono necessari anche 12 assaggi affinchè un bambino inizi ad apprezzare un nuovo alimento.
Evitare d’estate i cibi e le bevande gelate per il rischio di congestione, anche il gelato andrebbe stemperato in bocca prima di deglutire per evitare uno shock termico.
No agli alcolici col caldo, soprattutto quando ci si espone al sole (possono indurre sincope e collasso da vasodilatazione).
Abbigliamento
Sia in casa che all’aperto, indossare indumenti leggeri, non aderenti, preferibilmente di cotone o lino o viscosa, a trama stretta e doppio strato per lasciar traspirare la pelle e non far aumentare la temperatura corporea. Evitare abiti in fibre sintetiche, poliestere e nylon che fanno sudare. Attenzione a proteggere la testa e gli occhi dal sole diretto con un cappello leggero di colore chiaro con falde larghe o visiera e occhiali da sole. È bene bagnare il cappello di cotone se si cammina sotto il sole.
Al mare
Al mare, è importante bagnare spesso la testa dei bambini e rinfrescare spesso tutto il corpo con bagni e docce. Meglio evitare del tutto il sole nei primi sei mesi di vita e cautela fino a un anno, prediligendo zone all’ombra e riparate dai raggi ultravioletti. Per le età successive vale la regola di esporre i bimbi al sole in modo graduale, proteggendoli con t-shirt, cappellino, occhiali, tettoia o ombrellino, e utilizzando un filtro solare ad adeguato fattore di protezione per il loro fototipo, da rinnovare ogni 2 ore e dopo ogni immersione.
Preferire prodotti con un ampio spettro di assorbimento, che copra tanto la banda dei raggi UVA che degli UVB. Partire con fattori di protezione elevati per diminuire solo quando si è sviluppata un’abbronzatura sufficiente. Anche sotto l’ombrellone bisogna comunque applicare la crema solare perché la luce viene riflessa ed espone ugualmente ai raggi ultravioletti. Parimenti, nelle giornate nuvolose le nuvole filtrano la luce visibile e bisogna lo stesso proteggersi.
Ricordarsi che anche nell’acqua i raggi solari colpiscono la pelle. Evitare le posizioni immobili quando si sta al sole, quindi non far dormire il bambino sotto il sole. Attenzione quando si sta al sole a non utilizzare prodotti potenzialmente fotosensibilizzanti come taluni farmaci, cosmetici, profumi, essenze).
In auto
Attenzione in macchina all’effetto “serra”, quando si lascia l’auto al sole, con possibilità di raggiungere nell’abitacolo temperature proibitive. Quando si entra nella vettura parcheggiata al sole, per prima cosa aprire gli sportelli per ventilare abbondantemente. Attenzione anche ai seggiolini di sicurezza per i bambini: prima di sistemarli sul sedile verificare che non siano surriscaldati. Se l’automobile è dotata di un impianto di climatizzazione, regolare la temperatura in modo che ci sia una differenza non superiore ai 5°C tra l’interno e l’esterno dell’abitacolo. Evitare sempre di orientare le bocchette del climatizzatore direttamente sui passeggeri.
Per il mal d’auto, l’età più suscettibile è tra i 3 e i 12 anni. Contro la chinetosi dei bambini:
- cercare di distrarli, facendo guardare loro la strada o il paesaggio;
- tenerli in posizione dritta;
- avere una guida tranquilla, senza brusche accelerate o frenate;
- evitare odori forti, come deodoranti per auto;
- non far bere bibite gassate e latte ed evitare i pasti abbondanti (anche se non va tenuto lo stomaco completamente vuoto).
Poco efficaci i cerotti da applicare dietro l’orecchio, a base di scopolamina.
In aereo
Se si viaggia in aereo, i disagi per un bambino sono legati soprattutto alle variazioni di pressione in decollo e atterraggio, che possono essere prevenuti con metodi pratici quali fargli succhiare o masticare qualcosa. Per quanto riguarda la variazione del fuso orario, può provocare alterazioni del sonno nei primi 2-3 giorni di vacanza, solo se si superano almeno quattro fusi orari, il disagio può prolungarsi o diventare più importante.
In montagna
Se si va in montagna, attenzione all’altitudine, seguendo la regola di non raggiungere alte quote troppo rapidamente, per evitare disturbi come mal di testa, insonnia, spossatezza, perdita di appetito e nausea. Inoltre, l’altitudine potenzia l’effetto delle radiazioni solari, pertanto è necessario proteggere le parti della pelle esposte con un filtro solare elevato e utilizzare occhiali da sole. Le calzature che si indossano devono essere leggere e flessibili, devono coprire le caviglie ed essere ben allacciate.
Igiene
Oltre al Covid, naturalmente, d’estate sono frequenti tossinfezioni alimentari (Staphyloccus aureus) e gastroenteriti (da virus come Rotavirus e Adenovirus, batteri come Escherichia coli, Salmonella, Shigella e Campylobacter, parassiti come Giardia, Entamoeba histolytica, Cryptosporidium spp, che si prevengono con scrupolosa igiene personale e degli alimenti.
Soprattutto quando ci si sposta all’estero, in Africa, Asia, America Centrale e Latina, è frequente la diarrea del viaggiatore (20-50% di tutti i viaggiatori), che può essere causata da vari germi, ma soprattutto l’Escherichia coli enterotossico. I soggetti a più alto rischio sono i bambini. Il veicolo principale e’ rappresentato da prodotti di origine animale (uova, pollame), occasionalmente altri cibi (frutta, verdura, cereali) oppure acqua, contaminati da animali infetti.
La causa più comune delle infezioni gastro-intestinali è l’assunzione di alimenti e bevande contaminati, come la verdura, la frutta, i legumi crudi o non sbucciati, le uova crude o poco cotte, i pesci crudi, alcune salse (come la maionese), budini e gelati di produzione artigianale fatti con latte non pastorizzato.
Le regole di prevenzione:
- lavare accuratamente le mani con acqua e sapone prima di mangiare,
- evitare verdure crude e frutta non sbucciata,
- evitare insaccati, carni crude o poco cotte, uova crude, molluschi e pesci crudi,
- non usare latte se non bollito e formaggi freschi non controllati,
- evitare acqua di rubinetto e utilizzare quella in bottiglia sigillata anche per la preparazione del ghiaccio, o in alternativa potabilizzare l’acqua con ipoclorito o con bollitura per almeno 10 minuti,
- non condividere tovaglioli, bicchieri, posate e stoviglie.
D’estate aumentano anche le infezioni cutanee (impetigine, micosi e verruche), favorite dal clima caldo-umido e dall’alta concentrazione di bambini in spazi promiscui in piscina o in spiaggia. La prevenzione consiste nel mantenere la pelle dei bambini sempre pulita e ben idratata, nell’utilizzare ciabattine in gomma quando si cammina a bordo piscina, nella doccia e nello spogliatoio, nell’impiegare teli, asciugamani, pettini e spazzole rigorosamente personali.
Insetti
Attenzione a non abusare di repellenti sulla pelle che sono comunque sostanze chimiche, inoltre il loro uso combinato all’esposizione al sole può dare fotosensibilizzazione; meglio repellenti ambientali (attenzione a ventilare la stanza dove poi dormirà il bambino) e zanzariere alle imposte, oltre a norme igienico-comportamentali quali, dopo il tramonto, utilizzare indumenti che coprano braccia e gambe.
È necessaria la chemio-profilassi in caso di soggiorno in aree endemiche per la malaria.
Tempo libero
Per far godere il riposo estivo a bambini e ragazzi è utile lasciar loro dei tempi vuoti, uno spazio senza orologio, da gestire come vogliono, dopo i ritmi frenetici dell’inverno scanditi da impegni, orari, fretta e corse tra scuola, sport e altre attività.
A volte abbiamo l’ansia di riempire necessariamente il tempo dei bambini con qualcosa da fare, invece anche annoiarsi un po’, dormire, perdere tempo, è un utile modo per ricaricare la mente.