Società

Caffè (s)corretto: Diplomazia

Prendiamoci un caffè (s)corretto offerto da Giovanni Renella

Da settimane il mondo è con il fiato sospeso per la crisi in atto nell’Europa dell’est fra Russia e Ucraina.

Tutte le persone di buon senso si augurano una composizione pacifica del conflitto politico che vede contrapposti i due più importanti Stati di quella che un tempo fu l’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, URSS per i nostalgici.

Del resto solo i guerrafondai sperano in una escalation militare degli attriti fra Mosca e Kiev, e in questa direzione provano ad orientare, sotto traccia, le diplomazie dei Paesi che si muovono sul complicato scacchiere della crisi.

In questo quadro non certo rassicurante, che vede la storia ripetersi e il continente europeo rischiare di trovarsi, per l’ennesima volta, teatro di una guerra, è bene non lasciare nulla di intentato pur di scongiurare la deriva bellica.

Ma proprio tutto, senza risparmiarsi.

Anche ricorrendo a mosse all’apparenza di non facile comprensione e di cui forse solo la storia un domani ci spiegherà il significato.

Tipo inviare Di Maio, in missione diplomatica, a Kiev e a Mosca.

2 pensieri riguardo “Caffè (s)corretto: Diplomazia

  • Michele Angelo Maggio

    Carissimo dottore,
    I messaggi come questo denotano l’alta intelligenza di chi li scrive, cui l’intellighentia non potrà non accorgersi, per evitare di riservare anch’essa alla storia il significato della sua inavvedutezza.

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  • Michele Angelo Maggio

    Carissimo dottore,
    I messaggi come questo denotano l’alta intelligenza di chi li scrive, cui l’intellighentia non potrà non accorgersi, per evitare di riservare anch’essa alla storia il significato della sua inavvedutezza.

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