Buon compleanno, Aquarium!
150esimo compleanno dell’Aquarium di Napoli: la Stazione Zoologica Anton Dohrn e il Museo Darwin-Dohrn aprono le porte alla Città
CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – Nella Sala Polifunzionale del Museo Darwin-Dohrn nella mattinata divenerdì 26 gennaio si sono tenuti i festeggiamenti per i 150 anni dell’Acquario di Napoli della Stazione Zoologica Anton Dohrn.
Centinaia le persone intervenute per festeggiare l’Aquario più antico del mondo, per la sua struttura architettonica.
La celebrazione, che ha visto alternarsi autorevoli voci del mondo scientifico, ricercatori della Stazione, esponenti del mondo accademico e associazioni ambientaliste particolarmente attive sul territorio nazionale, è stata ricca di interventi e spunti di riflessioni sulla storia e l’importanza che rivestono gli acquari.
Non solo, al centro della discussione, il tema della comunicazione e divulgazione scientifica, fondamentale per una corretta trasmissione di dati scientifici, contro la cattiva informazione che spesso circola in rete.
Immancabile, il tema della biodiversità, da cui dipende il genere umano e l’intero pianeta per il suo sostentamento.
L’anniversario di oggi è uno sprono per andare avanti – ha affermato il Vice Presidente professor Silvestro Greco – siamo già pronti con la nuova nave oceanografica, dotata di tutta la strumentazione tecnologia avanzata per la ricerca marina. Stiamo enfatizzando i rapporti con le Università e i centri di ricerca presenti sul territorio locale e nazionale. Infine, metteremo a disposizione tutte le nostre expertise, per far sì che la ricerca marina vada avanti e che la Stazione Zoologica continui ad essere il primo ente italiano di ricerca sul mare.
Tra i presenti, oltre il Vice Presidente, il Professor Roberto Danovaro, già Presidente SZN, Ferdinando Boero, il Presidente della Fondazione Dohrn , Vito Augelli, Generale di Corpo Guardia di Finanza, Salvatore Vitiello, Ammiraglio di Squadra della Marina Militare, Riccardo Villari, Presidente Fondazione Idis Città della Scienza, Alessandra Prampolini, direttrice generale WWF Italia, Rosalba Giugni, Presidente Marevivo, Giorgio Budillon, Prorettore alla ricerca Università Parthenope, Professor Roberto Di Lauro, già presidente SZN, Professor Roberto Sandulli dell’Università Parthenope, Isabella Buttino dell’ISPRA, Antonio Terlizzi dell’Università di Trieste e attuale direttore di Dipartimento EMI.
Nel pomeriggio è stata inaugurata la mostra espositiva allestita per le celebrazioni Un mare di colori – 150 anni nell’Aquarium di Napoli.
In occasione delle celebrazioni, per festeggiare con tutta la città di Napoli e i cittadini della Campania, sabato 27 gennaio e domenica 28 gennaio, sarà possibile visitare l’Aquarium e il Museo Darwin-Dohrn – secondo la capienza strutturale, per un massimo di 80 persone/h – secondo gli orari indicati sul sito www.fondazionedohrn.it).
L’Acquario oggi
L’acquario di Napoli è attualmente il più antico del mondo ed ha mantenuto la struttura architettonica dell’epoca. Di recente, un restauro durato 6 anni, ha portato alla sua riapertura con l’impiego delle tecnologie più moderne, a garanzia del benessere animale, e vasche allestite come finestre sugli ambienti marini. Una delle novità è stato l’inserimento di alcuni colorati ambienti tropicali, con lo scopo di sensibilizzare i visitatori e gli studenti su tematiche ambientali come il cambiamento climatico e la tropicalizzazione del Mediterraneo. Si tratta di un acquario scientifico, con una organizzazione espositiva a galleria, che mira a mostrare, come nelle intenzioni originarie di Dohrn, pioniere della divulgazione scientifica, la fauna e la flora del Golfo di Napoli, che con un’unica parola definiremmo, oggi, biodiversità.
La storia
L’acquario ci porta indietro nel tempo, a quando 150 anni fa i cittadini scoprivano per la prima volta gli organismi che popolavano “il mare di fronte”, un mondo all’epoca misterioso e sconosciuto, a pochi passi dalla Villa Comunale. Avamposto di cultura e conoscenza, era uno spazio dove studiosi e ricercatori provenienti da ogni luogo potevano osservare e studiare gli animali in vivo, nei loro ambienti naturali.
Divenne in poco tempo un modello da seguire in tutto il mondo, anche per gli impianti di funzionamento dove, grazie all’opera di ingegneri, l’acqua veniva e viene tutt’oggi prelevata direttamente dal mare, attraverso una condotta lunga cento metri fino ad arrivare, dopo alcuni passaggi, direttamente nelle vasche. Dohrn con la sua opera e la sua visione, riuscì a creare un legame affettivo tra l’acquario e la città di Napoli, una connessione fortemente viva ancora oggi, un ponte di collegamento tra migliaia di studenti, cittadini ed il mare.
La mostra Un mare di colori -150 anni nell’Aquarium di Napoli
L’esposizione offre ai visitatori la possibilità di una passeggiata nel passato attraverso l’allestimento di bacheche a totem espositivi con documenti originali che rievocano l’atmosfera del tempo. Si potranno scoprire fotografie, lettere, biglietti d’ingresso che hanno aperto le porte agli entusiasti visitatori, locandine che hanno annunciato al mondo l’apertura di una fenomenale istituzione e guide dettagliate che hanno reso accessibile una nuova esperienza ai visitatori napoletani, molte delle quali esposte per la prima volta al pubblico.
Lo staff del Dipartimento Conservazione Animali marini e Public Engagement (CAPE) che ha organizzato la mostra affiancherà i visitatori nel percorso, illustrandone i contenuti.