Breve storia della telefonia italiana
di Michele Di Iorio
Il governo italiano con regio decreto n 399 dell’8 febbraio 1923 concesse l’esercizio del servizio telefonico pubblico e privato in Italia. La prima compagnia telefonica italiana fu una società anonima, la SET (Società Esercizi Telefonica) con sede a Roma, costituita il nel 1924 da un gruppodi imprenditori di Biella e della Ericsson Italiana.
L’Italia aveva 5 distretto telefonici, e venne indetta una gara per assegnare la gestione delle zone telefoniche. Oltre la SET parteciparono altre minori, come la STIPEL (Societa Telefonica Interregionale Piemontese e Lombarda), e le altre TELVE – Società Telefonica delle Venezie TIMO – Telefoni Italia Media Orientale e TE.TI. (Società telefonica tirrena).
Alla SET venne affidata la concessione della rete telefonica della V zona, che comprendeva Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia e le nuove province di Frosinone e di Latina. La zoma era ripartita in 57 distretti, di cui 8 in Campania,11in Puglia, 6 in Basilicata,, 13 in Calabria e 15 in Sicilia.
Nel 1925 venne creata un’altra società. la SIP – Società Italiana Per l’esercizio delle telecomunicazioni, con sedi a Milano e Torino.
Nel 1927 la sede della SET venne trasferita a Napoli e gli abbonamenti telefonici in città si diffusero rapidamente, prima negli esercizi pubblici e nei negli enti e poi nelle abitazioni di persone abbienti. Era l’epoca dei famosi telefoni bianchi.
Contrariamente alle altre compagnie telefoniche italiane, la SET resitette alla grave crisi economicamondiale del 1929. Parte del servizio fu data in subappalto alla Società Telefonica delle Puglie.
Nel 1933 venne costituita a Torino la STET (Societa Torinese Esercizi Telefonici) in collaborazione con l’ente pubblivo IRI (Istituto per la Ricostruzione Industriale).
Nel 1964 la SIP assorbì le vecchie compagnie telefoniche italiane in difficoltà, TELVE,TIMO e TETI, e incorporò anche la SET.
Fu nel 1994 che nacque la Telecom Italia dalla fusione di Sip, Iriteltelespazio, Italcable e Sirm. L’anno successivo entrò in commercio la linea di telefonia mobile Tim, quasi vent’anni dopo i prototipi dell’ingegnere Martin Cooper senior nell’azienda americana Motorola. I primi cellulari venivano portari a tracolla, erano pesanti di 1,1 kg e dovevano restare in carica 10 ore per permettere conversazioni di 30 minuti: nel giro di pochi anni l’evoluzioneli rese sempre più piccoli e maneggevoli, fino ad arrivare agli odierni apparecchi di telefonia mobile.
Nel 1997 la Telecom assorbì altre società del settore.
Dal 2016 la società ha adottato il marchio unificato TIM, mandando di fatto in pensione il vecchio marchio in vigore dal 1994.