Borsellino, per non dimenticare mai
ERCOLANO (NA) – A Palazzo Borsellino in via Guglielmo Marconi giovedì 19 luglio alle ore 10.30 si terrà una Cerimonia pubblica per commemorare la strage mafiosa di via D’Amelio in cui furono trucidati il Magistrato Paolo Borsellino e i cinque Agenti della scorta Manuela Loi, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina e Vincenzo Fabio Li Muli.
All’evento commemorativo interverranno Ciro Buonaiuto, Sindaco di Ercolano, il Presidente dell’Associazione Antiracket Fai-Ercolano Pasquale Del Prete e i rappresentanti delle Forze dell’Ordine.
Paolo Emanuele Borsellino (Palermo, 19 gennaio 1940 – Palermo, 19 luglio 1992) assassinato da cosa nostra nella strage di via D’Amelio, è considerato uno dei personaggi più importanti e prestigiosi nella lotta contro la mafia in Italia, insieme al collega e amico Giovanni Falcone
Chi erano i cinque angeli di Borsellino?
Emanuela Loi: 24 anni, sarda, prima donna poliziotto a far parte di una squadra di agenti addetti alla protezione di obiettivi a rischio. Entrata nella Polizia di Stato nel 1989 fu trasferita a Palermo due anni dopo. Avrebbe dovuto sposarsi dopo pochi mesiquello stesso anno. Era tornata a casa, a Sestu, per malattia ed era rientrata il 16, nonostante la prognosi era stata fissata fino al 20.
Agostino Catalano, il caposcorta, 43 anni. Vedovo, viveva con le sue due figlie. Pochi gironi prima aveva salvato sulla spiaggia di Mondello un bambino che stava per annegare.
Walter Eddie Cosina: 31 anni, nato in Australia, da poco volontario a Palermo dopo la strage di Capaci da Trieste. Morto durante il trasporto in ospedale, lasciò la moglie Monica.
Vincenzo Fabio Li Muli: 22 anni, calabrese, aveva ottenuto da pochi mesi la nomina ad agente effettivo.
Claudio Traina: 26 anni. In Polizia da giovanissimo, dopo Milano e Alessandria, aveva appena ottenuto il trasferimento nella sua città, Palermo.
Paolo Borsellino e gli agenti della scorta sono stati insigniti alla memoria delle Medaglie d’oro al Valore Civile.