Borbone: memoria, orgoglio, riscatto
PORTICI (NA) – Nella Cappella Reale in via dell’Università nel nome dei Borbone Due Sicilie sabato 17 marzo alle 17.45 si terrà la controcelebrazione della Giornata dell’unità d’Italia: al Sud non c’è niente da festeggiare ma tutto da ricordare…
In tempi di bilanci, se non di resa dei conti, quello che riguarda il Sud è certamente in rosso, non solamente in termini finanziari ma soprattutto di sangue versato. In quest’ottica l’incontro nella cappella palatina vuole invece celebrare il Soldato del Regno delle Due Sicilie. Analoghe controcelebrazioni si terranno anche in Basilicata e Abruzzi.
Per la prima volta a Portici, la Real Villa tanto cara ai Borbone, sarà reso omaggio alla memoria delle centinaia di migliaia di vittime dell’unità d’Italia con una cerimonia religiosa, alla presenza dei Cavalieri e delle Dame della delle Guardie d’Onore alle Reali Tombe dei Borbone.
«Il 17 marzo: la fine del grande Regno delle Due Sicilie (1734-1861). da quel giorno Napoli, da capitale mondiale, diventa una delle tante città italiane, e nacque la questione meridionale. Anche Portici perse tutti i suoi primati positivi, nazionali ed internazionali».
Cominciò la negazione dell’identità di un popolo, la fame, l’emigrazione… Secondo Antonio Gramsci: «Il governo offrì dei buoni del tesoro a interesse certo e gli emigranti e le loro famiglie da agenti della rivoluzione silenziosa si mutarono in agenti per dare allo Stato i mezzi finanziari per sussidiare le industrie parassitarie del Nord» E fu solo l’inizio …
La commemorazione delle vittime napolitane, non più lasciate nell’oblio, è a cura dell’Associazione Portici Borbonica, del Movimento Neoborbonico, delle Guardie d’Onore alle Reali Tombe dei Borbone.
Gli eventi, a cura di Luigi Spina godono del patrocinio dei Comitati delle Due Sicilie,della Fondazione Francesco II di Borbone, dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio arricchiti dalla partecipazione di Carlo Capezzuto, coordinatore del Grande Libro del Regno delle Due Sicilie.