Arte, Archeologia e Giustizia
Arte e Giustizia, quando la bellezza “cura” lo strappo sociale: i lavori di pubblica utilità nel Parco Archeologico di Ercolano Sito del Patrimonio Mondiale
ERCOLANO (NA) – Al Parco archeologico lunedì 19 luglio si è tenuto un incontro tra il Capo di Gabinetto del Ministro della Giustizia, dottor Raffaele Piccirillo, il Capo del Dipartimento di Giustizia Minorile e di Comunità, dottoressa Gemma Tuccillo, il Direttore Generale per l’Esecuzione Penale Esterna e Messa alla Prova, dottoressa Lucia Castellano, il Presidente del Tribunale di Napoli, dottoressa Elisabetta Garzo, il Direttore reggente dell’Ufficio Interdistrettuale di esecuzione penale esterna per la Campania, dottoressa Claudia Nannola, per celebrare l’accordo e dare l’avvio alle attività, la cui importanza per il territorio è stata testimoniata dalla partecipazione del Sindaco di Ercolano, l’avvocato Ciro Buonaiuto.
Hanno preso parte al vertice anche i Direttori degli Uffici delle sedi provinciali, la Polizia Penitenziaria e i Funzionari di Servizio Sociale che accompagneranno l’esecuzione delle misure di “comunità”.
Finalità dell’incontro è stata la stipula di una convenzione per lo svolgimento del lavoro di pubblica utilità stipulata tra il Tribunale di Napoli, l’Ufficio interdistrettuale di esecuzione penale esterna per la Campania ed il Parco Archeologico di Ercolano aggiunge alla rete territoriale una nuova importante connessione.
L’accordo prevede infatti lo svolgimento di attività gratuita rivolta alla “pubblica utilità” da parte di persone che, per fatti reato occasionali di lieve entità, chiedono di sospendere il processo e si sottopongono ad un programma di trattamento, che ha nel lavoro di pubblica utilità la sua componente essenziale, ed il cui positivo superamento porta all’estinzione del reato, senza che venga celebrato il processo ed irrogata una pena.
Il Parco Archeologico di Ercolano ha uno specifico interesse a integrarsi con il territorio, al fine di consolidare e arricchire di contenuti innovativi il legame tra la città antica e quella moderna attraverso la creazione di reti e forme di partenariato con le Istituzioni e gli Enti, i cui fini istituzionali possono convergere con quelli dello stesso Sito.
È questo il caso dell’accordo siglato tra il Ministero della Giustizia, rappresentato dal Presidente del Tribunale di Napoli, e dall’Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna per la Campania, ed il Parco Archeologico di Ercolano, per disciplinare le attività connesse allo svolgimento del lavoro di pubblica utilità.
Dopo la firma della Convenzione si è pronti per partire con azioni concrete nella direzione del connubio tra “Arte e Giustizia” e si aprono le porte dell’arte, della storia, delle radici della nostra cultura a coloro che devono prestare servizio per la utilità pubblica e che chiedono la “Messa alla Prova”.
Il Parco archeologico di Ercolano vuole aggiungere il proprio contributo al processo di trasformazione di Ercolano da città nota solo dalla cronaca nera a luogo di resistenza civile e di occasioni solidali di reintrego all’insegna dei valori culturali che dalla storia di questo sito promanano. Nella convinzione che il reintegro nella società rappresenti non solo un’opportunità di recupero e riparazione – è intervenuto il direttore Sirano –ma anche di apertura di percorsi di vita rinnovati, questa convenzione vuole coniugare la Giustizia in tutte le sue forme e capacità all’interno di una visione di comunità accogliente in cui i cittadini in area penale sapranno impegnarsi ma dalla quale si faranno anche trasformare.
Forte, dunque, il valore simbolico dell’accordo che si celebra tra la Giustizia, che in luogo di un trattamento sanzionatorio detentivo, mira alla rieducazione, risocializzazione e, laddove possibile, alla riparazione del danno arrecato, e l’Arte, la Storia e l’Archeologia che “curano con la bellezza”, includendo la collettività, anche e soprattutto quella più bisognosa, nella storia della città antica e dei suoi abitanti.