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Archeomusica, paesaggi sonori ad Herculaneum

ERCOLANO (NA) – Alcune delle location più affascinanti del Parco Archeologico domenica 29 aprile, dalle 15 in poi, torneranno a pullulare di vita vita attraverso suoni, danze e immagini provenienti dal mondo antico. Il Parco si animerà in una giornata di archaeomusica dal vivo, scandita dalle performance di Ludi Scaenici e Tangatamanu con Pino Ninfa.

La performance archaeomusicale prevede due momenti:

  • dalle 15 alle 18, tra la Terrazza di Marco Nonio Balbo, l’Area Sacra, la Casa del Salone Nero e la Casa dell’Albergo, i Ludi Scænici proporranno esempi di paesaggi sonori di epoca romana suonando strumenti musicali accuratamente ricostruiti attraverso un paziente lavoro di studio, analisi dei materiali originali e sperimentazione.
  • alle 18, accanto la Piscina cruciforme della Palestra, il duo Tangatamanu e il fotografo Pino Ninfa presenteranno un originale viaggio tra tempo, luce e suono, combinando strumenti musicali dell’antichità e strumenti tradizionali dell’area mediterranea alle moderne tecnologie.

Nel corso dell’evento, verranno inoltre illustrati brevemente i risultati ottenuti dal progetto EMAP (European Music Archaeology Project) realizzato con il contributo del Comune di Tarquinia, e sarà annunciata la convenzione stipulata tra il Parco Archeologico di Ercolano e l’Università della Tuscia.

L’evento è inserito nelle attività dell’EMAP, un inedito programma di ricerche e ricostruzioni che ha consentito di riportare in vita alcuni tra i più prodigiosi strumenti musicali e congegni sonori dell’antica Europa.

Così il Direttore del Parco Francesco Sirano: «Offriamo ai nostri visitatori un’occasione di fruizione multisensoriale che verrà poi ripresa dalle viste teatralizzate che verranno proposte nella stagione estiva. Si tratta di una modalità diversificata di godibilità del sito archeologico, un piacevole intrattenimento che permette di conoscere la vita quotidiana e la società vesuviana in epoca romana attraverso una diversa chiave di lettura».

L’EMAP è un viaggio nel tempo, dal Paleolitico Superiore alle civiltà classiche che hanno abitato il Mediterraneo, il Centro e il Nord dell’Europa, che usa la musica come mezzo di trasporto. In bilico tra archeologia e arte, scienza e creatività, con un approccio che sfrutta nuove tecnologie e antiche conoscenze per ricostruire le repliche “esatte” di alcuni dei più spettacolari strumenti musicali diffusi un tempo in Europa. Molto tempo prima che il Vecchio Continente diventasse tale e che la nascita dell’Unione Europea sancisse i valori di una comune appartenenza. Prima che la cosiddetta “Storia della Musica” avesse inizio.

Un progetto nato in Italia che si è classificato primo nello Strand 1.1 dell’Education, Audiovisual and Cultural Executive Agency (EACEA). Il suo programma quinquennale quindi è sostenuto da fondi dell’Unione Europea e dal self-financing delle istituzioni coinvolte, che sono dieci di sette diversi paesi europei e sono coordinate nelle loro molteplici attività dal Comune di Tarquinia. Altri partner italiani dell’EMAP sono l’Università della Tuscia e la Regione Lazio.

Gli spettacoli sono inclusi nel prezzo del biglietto di ingresso al Parco Archeologico di Ercolano.

Per maggiori informazioni: ercolano.beniculturali.it

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