Amiche in cucina: alici indorate e fritte ripiene di provola
di Caterina Mazzola
«Il mio mare … Guardo la tua immensità, mi vorrei perdere in essa, essere tutt’uno con te. Brilli di luce mattutina, mi ami, mi circondi, io vivo in te .Avvolgimi con le tue calde acque e fammi sentire unica, io vivo in te. Mi inebri del tuo silenzio inabissata in te. Mare sei la mia vita». (Cinzia Medea Manzoni)
Care amiche, oggi ho voluto cominciare con dei versi che secondo me racchiudono un po’ i sentimenti, le sensazioni, le emozioni di tutti noi quando incontriamo con lo sguardo il mare. La nostra penisola ne è circondata , ha coste meravigliose, amene, panorami mozzafiato, colori così brillanti, così vivi che solo uno sguardo basta ad inebriarti.
Il mare è il più grande erogatore di cibo, con milioni di specie di prodotti ittici. Questa volta voglio parlarvi in particolare del pesce azzurro. La denominazione di non si riferisce ad un gruppo scientificamente definito di specie ittiche, ma è utilizzata commercialmente per indicare alcune varietà di pesci, generalmente di piccola pezzatura, di varia forma e sfumature di colorazione, il cui costo è generalmente ridotto per la grande quantità di pescato.
In genere si dicono azzurri quei pesci dalla colorazione dorsale blu scuro screziati di verde e ventrale argentea. Il rapporto qualità/prezzo è decisamente buono. Tra questi rientrano pesci come l’aguglia, l’alice, il pesce sciabola, la sardina, lo sgombro. Inoltre possono essere considerati azzurri per la loro colorazione, anche molti pesci che, per dimensioni e forme, non hanno nulla in comune con “gli azzurri” più conosciuti. Tra questi troviamo la lampuga, la palamita, il pesce spada e il tonno.
I piatti preparati con questi pesci sono spesso considerati cucina povera, ma quello cosiddetto azzurro è molto apprezzato.
Il pesce azzurro ha grassi simili a quelli vegetali, caratterizzati prevalentemente da composti “insaturi”, in particolare quelli della serie Omega3, importanti per lo sviluppo cerebrale e protettori del cuore e delle arterie.
Anche per questo il consumo di pesce azzurro è consigliato nelle diete nelle quali sono da evitare i grassi saturi. Essendo, inoltre, un alimento ricco di calcio (350 mg di calcio per 100 g di alimento) è consigliato per combattere i processi di decalcificazione ossea.
Ed ecco la ricetta di questa settimana: alici indorate e fritte ripiene di provola.
Ingredienti: 500g di alici 150 g circa di provola affumica, farina, 3 uova ,olio extravergine di oliva, sale.
Preparazione: Pulire e spinare le alici, riporle su di un piano ben aperte a libro, Mettere quindi su ognuna un bastoncello di provola e ricoprire con un’ altra alice. Passarle prima nella farina, poi nell’ uovo sbattuto e salato.
Friggerle in olio molto caldo giusto il tempo necessario a far dorare l’impanatura: appena cominciano a gonfiarsi bisogna scolarle, metterle su di un foglio di carta assorbente per asciugare l’olio in eccesso, infine impiattare su di una base di insalatina verde. Servire le alici ancora calde.
Per oggi è tutto e alla prossima!
La rubrica Amiche in Cucina è curata da Caterina Mazzola, una bella signora porticese estremamente versatile e piena di interessi.
Per maggiori informazioni, consigli e suggerimenti potete scrivere all’indirizzo infolospeakerscorner@libero.it e la nostra amica in cucina Caterina sarà felice di rispondervi.