Allegra | Intrecci
Alle nostre madri: senza di esse non saremmo state così… E noi, cosa siamo diventate noi? Le prime della classe, come Allegra …
di Bianca Sannino
Cominciai con Serena una nuova esperienza. Angela era dovuta tornare al suo paese, una miriade di problemi la aspettava e le nostre vite non si intrecciarono per un bel po’.
Serena era un po’ persa, viveva quasi in maniera simbiotica con Angela e sebbene si sentissero quasi tutti i giorni le mancava condividere la quotidianità. Si sentiva quasi disorientata e a volte mi confessava che si sentiva soffocare, le mancava quel sostegno a cui si era abituata.
Mi offrii come surrogato, ben conscia che il nostro rapporto poggiava su basi totalmente diverse. Angela e Serena condividevano qualcosa che era difficile esprimere a parole.
Dall’esterno si percepiva un legame profondo, suggellato dall’appartenere alla stessa razza, come dicevano loro, alla stessa tipologia di persone. Cominciai con Serena a frequentare una mensa dove si preparavano i pasti per i senza tetto. Era per me un’esperienza nuova ed insolita, ma ormai tutto nella mia vita era nuovo e insolito.
Mi ero scrollata il peso dei negozi, i ragazzi erano abbastanza grandi per provvedere a loro stessi e Vincenzo sembrava sempre più rassegnato a questo nuova me, a questa versione aggiornata, riveduta e corretta.
Alla mensa legai con un’amica di Serena, Gabriella. Una ragazza allegra e solare con enormi vecchi verdi e un sorriso contagioso. All’inizio era un po’ disorientata, gli occhi severi del coordinatore le incutevano un po’ di timore ma io, col mio innato istinto protettivo la presi sotto la mia guida.
Diventammo subito amiche e scoprii che anche lei aveva cominciato a seguire i corsi di meditazione presso il centro di Angela e Serena.
Le mie giornate correvano veloci tra la mia attività di volontariato, i corsi di mindfullness, dei piccoli lavoretti che avevo cominciato a fare per rendermi autonoma rispetto alla mia famiglia.
Stavo finalmente trovando un po’ di respiro e un certo equilibrio quando mia figlia mi annunciò che era incinta.
Bianca Sannino, docente appassionata nella scuola statale italiana, vive e insegna a Portici da più di vent’anni.
Dopo aver attraversato perigliosi mari in vari ambiti e settori ed essersi dedicata alla redazione di libri saggistici e specifici del settore dell’insegnamento, esordisce oggi nel genere novellistico.
Due lauree, corsi di specializzazione, master non sono bastati a spegnere la sua continua, vulcanica e poliedrica ricerca della verità.
Da sempre, le sue parole che profumano di vita e di umanità, arricchite dalla sua esperienza e sensibilità, restituiscono delicati attimi di leggerezza frammisti a momenti di profonda riflessione.
Nel 2021 inizia la collaborazione con LoSpeakersCorner pubblicando una serie di novelle, tutte al femminile.
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Sempre più intriganti queste storie. Belle