Alla ricerca del sacro fiume Sebeto
Una conferenza insolita sul fiume Sebeto, che una volta bagnava Napoli: tre amici, il giornalista Michele Di Iorio, l’architetto Tullio Pojero e la studiosa Carmela Bisogno saranno le guide d’eccezione in una passeggiata alla riscoperta dei luoghi del Sebeto, che saranno analizzati non solo in chiave estetica ma anche interiore.
Storia e leggenda di un grande corso d’acqua man mano ridimensionato dalle opere umane e praticamente scomparso …
Il Sebeto per molti è solo un fiume ma per le popolazioni antiche ha rappresentato molto di più. L’itinerario cercherà quindi di relazionarsi tra presente e passato, culti misterici, elementi e simboli alchemici, esoterici e storici, anche attraverso le vite delle persone che in questi luoghi hanno soggiornato e lavorato.
Al tempo dei coloni greci il Sebetoseparava la città vecchia dalla città nuova, Neapolis e Palepoli. L’irruenza del suo scorrere gli valse il nome originario Sepeithos, impetuoso. Le sue sorgenti si trovavano alle falde del Monte Somma. Scendendo a valle la sua portata aumentava, e giunto a Napoli si divideva in due rami prima di sfociare in mare.
Ed ecco che un convegno di studiosi parte alla ricerca del percorso cittadino del letto di un fiume per molti aspetti sacro, che poi tanto leggenda non è. Sarà una conferenza insolita: non fatta all’interno di uno spazio, ma all’aperto, tra amici, dove si verrà trasportati in una dimensione altra, ancora tutta da scoprire.
L’appuntamento è per sabato 11 giugno alle ore 10.30 davanti la chiesa di Sant’Aniello a Caponapoli.
Il minimo contributo di 5 euro richiesto per la partecipazione servirà unicamente per gestire le spese di pubblicità e di promozione.
Siete tutti invitati!