Al via la seconda fase del Grande Progetto Pompei
POMPEI (NAPOLI) – Il sito archeologico dell’antica Pompeii, distrutta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., nella mattinata di giovedì 14 aprile è stato visitato dalla delegazione della Commissione Europea agli scavi di Pompei.
La delegazione è stata accompagnata dal Sottosegretario ai Beni Culturali e al Turismo Antimo Cesaro, e accolti dal Direttore Generale Massimo Osanna e dal Direttore Generale del Grande Progetto Pompei Luigi Curatoli.
La visita all’area archeologica, seguita da una riunione tecnica, ha avuto come obiettivo definire il procedimento sui lavori finora realizzati nella prima fase Grande Progetto Pompei e su quelli da portare a termine nella seconda, già ratificata dalla Commissione europea e che terminerà nel 2018.
I delegati Charlina Vitcheva, Direttore Generale Politica regionale e urbana, Christopher Todd, Capo Unità Italia e Malta e Direzione Generale Politica regionale e urbana, e Lucio Paderi, Direzione Generale Politica regionale e urbana, assieme a Gabriella Tramonti, Prefetto Coordinatrice del Gruppo di Lavoro per la Legalità e la sicurezza del GPP, Giampiero Marchesi, Presidente dello Steering Committee GPP e Dora Di Francesco, Autorità di Gestione del PON Cultura e Sviluppo 2014-2020 hanno visitato, guidati dal Direttore Massimo Osanna, alcune domus tra quelle di recente restaurate e restituite alla fruizione del pubblico.
Partendo dal quartiere dei teatri, l’itinerario ha interessato la via dell’Abbondanza con le domus del Criptoportico e dell’Efebo, la fullonica (bottega dove si lavoravano i tessuti) di Stephanus e buona parte della Regio VIII, primo cantiere di messa in sicurezza GPP portato a termine, con conseguente apertura dell’intero quartiere di 60mila m², completo di strade percorribili, case e botteghe e per la prima volta aperto al pubblico. E ancora la casa del Cinghiale e delle Pareti Rosse, il Foro con la Basilica
Lungo il percorso è stato possibile ammirare le sculture colossali di Igor Mitoraj.
Lo scopo della visita è stato quello di poter illustrare dettagliatamente i risultati degli interventi messi in atto, dai restauri architettonici e sugli apparati decorativi alle messe in sicurezza, analizzando anche le metodologie finora applicate e da poter replicare – conservazione programmata, approccio integrato, cooperazione istituzionale rafforzata, protocolli di sicurezza e legalità – e soprattutto discutere di quelli che saranno i lavori di conclusione previsti in questa seconda fase.
Massimo Osanna ha dichiarato: «L’incontro di oggi ci ha consentito di mostrare concretamente i risultati dei lavori compiuti, andando ben oltre la prassi di rendicontazione di dati numerici e report di spesa, che non sempre rendono adeguatamente conto dell’imponenza dei lavori svolti e della complessità di un sito antico come Pompei. L’apprezzamento e l’entusiasmo che è risultato dalla visita sono di grande stimolo e ci daranno sicurezza nel proseguire con l’impegno di sempre l’ultimazione delle attività del Grande Progetto Pompei».
«Sarà una seconda fase che vedrà concentrata la maggior parte dei restanti lavori nell’anno in corso, al fine di poter restituire quanto prima al pubblico e nella più completa condizione di salvaguardia questo immenso patrimonio mondiale – ha aggiunto Luigi Curatoli – riservando al 2017 solo gli interventi residuali e di chiusura».