Air-Heritage, un mondo pulito
Air-Heritage significa mettere insieme tecnologia e impegno per salvare il mondo, così da lasciare in eredità ai nostri figli un Ambiente sano
di Tonia Ferraro
PORTICI (NA) – Nella Sala Conferenze del Galoppatoio Reale coperto della Reggia, sede del Dipartimento di Agraria dell’Ateneo Federico II in via dell’Università lunedì 18 novembre la Fondazione Portici Campus nell’ambito della terza giornata di Portici Meta del Turismo Scientifico in Campania ha presentato il convegno Air-Heritage.
Il progetto Air-Heritage, volto a migliorare la qualità dell’aria del territorio, coinvolge l’ENEA e il Comune di Portici. È stata l’unica proposta italiana a vincere il III bando europeo Azioni Urbane Innovative | UIA.
Al dibattito, moderato dalla dottoressa Anna Palladino, project manager Air-Heritage del Comune di Portici, e presieduto dal dottor Bruno Provitera, direttore della Fondazione Portici Campus, ha visto la presenza del sindaco di Portici dottor Vincenzo Cuomo, del dottor Ezio Terzini , direttore ENEA – Portici, dell’ingener Saverio De Vito, responsabile scientifico, del dottor Francesco Giannino del Dipartimento di Agraria dell’Ateneo Federico II, della dottoressa Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania. Per l’ARPAC è intervenuto l’ingegner Paolo D’Auria, UOC Reti di monitoraggio e Cemec
Infine, per TerrAria srl, la società milanese partner di ENEA, l’ingegner Roberta Gianfreda, project manager.
Erano inoltre presenti i dirigenti e gli insegnanti delle scuole porticesi, gli studenti.
Dopo i saluti istituzionali, è intervenuto il dottor Terzini, direttore di ENEA Portici, si è rivolto ai ragazzi presenti sensibilizzandoli sull’importanza della qualità dell’aria, dal momento che la cittadina porticese malgarado abbia un territorio di circa 4 km² – compreso il grande polmone verde del Bosco Reale – presenta livelli di traffico e di emissioni equiparabili a quelle di un grosso centro urbano. Il dottor Terzini da sempre consiglia soluzioni alternative all’uso delle automobili. Come Pedibus, progetto che venne subito adottato dall’Amministrazione comunale.
Pedibus è rivolto agli allievi degli Istituti Comprensivi: i bambini si recano insieme “in carovana” a scuola, con un genitore che fa da capofila e un altro dopo l’ultimo bambino che controlla la fila. Una idea semplice ma geniale che, se da un lato aiuta a abbassare i livelli di emissioni dannose dei veicoli, dall’atro sensibilizza soprattutto i cittadini di domani, perchè saranno loro a vivere nel mondo che noi adulti lasciamo lor in eredità.
Poi è stata la volta dell’ingener Saverio De Vito, responsabile scientifico ENEA, che ha introdotto il dispositivo multisensoriale MONICA, acronimo di MONItoraggio Cooperativo della qualità dell’Aria .
Il progetto MONICA è risultato l’unico vincitore italiano del bando di concorso europeo per la rilevazione pervasiva della qualità dell’aria, un sistema che in futuro potrebbe essere applicato su droni per rilevazioni in zone critiche.
L’ingegner De Vito con l’aiuto di slide ha cercato di far capire ai bambini presenti come funziona il sistema.
Con MONICA usata come app per cellulari gli utenti possono conoscere la concentrazione degli inquinanti e condividerne le misurazioni, così da ottenere una mappa pervasiva. L’elaborazione dei dati inviati dal dispositivo al database permetterà infatti di monitorare un’area più ampia rispetto al percorso da compiere, grazie a sensori che registrano l’inquinamento atmosferico, a un piccolo computer che elabora i dati e infine una parte di trasmissione che sfrutta la geolocalizzazione del cellulare e lo collega al dispositivo. Diventa quindi un unico strumento che “annusa” l’aria memorizzando i dati sull’applicazione e li trasmette in tempo reale. A fine percorso associa un indice qualitativo in scala cromatica: i vari dati messi insieme danno la possibilità di una mappatura che copra la città.
La mappa ottenuta indicherà con diversi colori le zone più trafficate. Sarà visibile sul telefonino, permettendo all’utente di scegliere un percorso alternativo con aria più pulita.
Ha poi preso la parola il dottor Francesco Giannino, ricercatore in Analisi Numerica, che con parole semplici ha spiegato ai bambini, coinvolti continuamente dal vulcanico sindaco Cuomo, l’importanza dei modelli matematici che permettono di raccogliere dati da inviare all’ufficio preposto dell’Amministrazione comunale, in modo che si possano prendere i provvedimenti necessari nel caso di una forte concentrazione di gas inquinanti.
Argomento di grande attualità: dal Registro Tumori (www.registrotumorinapoli3sud.it) è emerso che nell’area di Portici si è registrato un eccesso di tumore polmonare, dovuto all’inquinamento ambientale da smog,
La project manager di TerrAria ingegner Roberta Gianfreda ha spiegato che la socierà offre soluzioni e competenze informatiche specializzate e avanzate fino allo sviluppo di strumenti, energetico-ambientali. Ovvero, il compito di TerrAria è tradurre gli esiti degli studi della partnership in strumentazioni, metodologie e processi che riguardano Ambiente e territorio. In questo caso TerrAria fornisce la tecnologia per determinare l’allerta smog o meteorologica, integrandola con soluzioni idonee.
Subito dopo il coffee break i bambini sono stati guidati all’esterno del Galoppatoio per assistere alla messa a dimora di un albero. Ad aspettarli c’era il dottor Riccardo Motti, direttore dell’Orto Botanico, con un Pero da fiore.
Il primo colpo di piccone per apprestare la buca di piantumazione è stato dato dal sindaco Cuomo, mentre il dottor Motti spiegava agli interessantissimi ragazzi la tecnica da usare.
Preparata la “dimora” del Pero, il sindaco e il direttore hanno calato il giovane fusto nella terra, scatenando l’entusiasmo dei giovani studenti, che hanno compreso appieno l’importanza di questo “rito”.
Il convegno è stato concluso dalla dottoressa Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania, che ha confermato la collaborazione dell’associazione in questa sfida tecnologica che porterà verso un ambientalismo scientifico.
Infine, ha concluso il dottor Paolo D’Auria dell’agenzia regionale ARPAC, chiudendo il cerchio di tutti i precedenti interventi, in quanto l’agenzia ha il compito di monitorare praticamente l’Ambiente, segnalare i problemi, evidenziare le criticità e relazionare gli scienziati sulle problematiche. L’ARPAC ha creato una rete di monitoraggio della qualità dell’aria attravero centraline mobili e fisse, una delle quali si trova proprio nel parco superiore della Reggia. Monitorano la concentrazione atmosferica degli inquinanti informando le istituzioni nel caso superino i parametri stabiliti dall’UE. Infine eseguono indagini analitiche sui particolati raccolti dalle centraline.
La manifestazione Portici Meta del Turismo Scientifico in Campania si concluderà il 10 dicembre.