‘A pusteggia napulitana
Musica da tavola o serenata, ma anche liturgica l’antica tradizione della pusteggia napulitana rifiorisce con Claudio e Diana
MERCATO SAN SEVERINO (SA) – Nella Sala Gonfalone del Casa comunale mercoledì 11 maggio alle ore 18 Claudio e Diana, Ambasciatori della Posteggia Napoletana nel mondo, presentano il libro Sì, ma il lavoro vero?
La prefazione del volume è a firma della scrittrice, autrice e conduttrice televisiva Catena Fiorello.
L’ incontro con gli autori sarà moderato dal giornalista Peppe Iannicelli.
Il libro. Sì ma…il lavoro vero? è un viaggio intimo nei loro primi 35 anni di attività di Claudio e Diana, partendo dalla domanda che capita gli facciano, subito dopo aver saputo che sono musicisti: Sì, ma il lavoro vero?, appunto. Da qui l’idea di mettere su carta il dono prezioso che si sono fatti: quello di vivere di musica, senza cedere alle lusinghe del posto fisso, senza ripensamenti, nè rimpianti.
È la storia di chi, pieno di sogni, si è svegliato per poterli realizzare, di due giovanissimi che hanno avuto la fortuna di incontrarsi, di due strade che si sono unite, su binari paralleli, viaggiando sempre verso la stessa meta.
Anni di sacrifici, viaggi, lavoro, studio, anni di obiettivi raggiunti, che neanche loro, inguaribili ottimisti, pensavano potessero arrivare.
Diana Ronca, cantante, opianista tastierista, nasce a Salerno il 26 aprile 1966.
A circa 6 anni inizia a studiare il pianoforte per poi laurearsi in musica nel 1989 inseguendo il Diploma Superiore di Pianoforte al conservatorio di Salerno G. Masucci.
Intanto porta avanti la sua passione per il canto e a 10 anni prende parte ad uno spettacolo musicale come cantante.
Il loro incontro nella vita segna anche la loro ufficiale immersione nel mondo della musica.
Claudio De Bartolomeis, cantante chitarrista e percussionista, nasce a Salerno il 18 dicembre 1964.
Sin da piccolo partecipa a rassegne e spettacoli musicali come cantante.
All’ età di 12 anni inizia a suonare la chitarra e contemporaneamente, essendo dotato di molto senso ritmico, si appassiona alla batteria studiando questa e approfondendo, successivamente, lo studio delle percussioni.
All’ età di 17 anni circa, seguito da un maestro, approfondisce lo studio della chitarra ritmica moderna e porta avanti esperienze alla radio e in discoteca come dj speaker.
L’origine d’a pusteggia – da puosto, luogo dove ci si ferma per suonare – è antica. Sin dai tempi dei Greci e dei Romani si usava accompagnare i banchetti con la musica.
La posteggia, non è solo “musica da tavola”, ma “paraninfa” con le serenate, ovvero l’arte del corteggiamento, o religiosa, quando i musici venivano ingaggiati per i canti liturgici.
Oggi, pur mantenendo la funzione di piacevole accompagnamento, ha cambiato un po’ la sua connotazione originaria: i musicisti vengono spesso ingaggiati per matrimoni e intrattenimenti.